Festival, Wilcock Festival. Lubriano e la Valle dei Calanchi



“La strage di Parigi” di C. Marlowe

Domenica 21 ottobre (ore 12, Palazzo Monaldeschi) nella città in cui lo scrittore e poeta Juan Rodolfo Wilcock ha trascorso gli ultimi anni della sua vita, si apre ufficialmente la prima edizione del Wilcock Festival - Lubriano e la Valle dei Calanchi, organizzato dal Comune di Lubriano con il sostegno della Regione Lazio e la direzione scientifica di Giorgio Nisini. Nelle sale di Palazzo Monaldeschi andrà in scena “La strage di Parigi” di C. Marlowe nella traduzione del grande scrittore argentino, una performance a cura di a cura di Lidija Dedovic, del Teatro Reale di Zetski Dom (Montenegro) con la collaborazione di Quartieri dell’Arte. Omaggio cosmopolita a un autore cosmopolita, l’opera rievoca la cronaca del massacro degli Ugonotti ordinato da Carlo IX nella notte di San Bartolomeo (1572): spietata condanna delle guerre di religione e appassionata difesa della libertà di pensiero.

Dopo questa inaugurazione, il Festival proseguirà fino a mercoledì 17 aprile 2019 con una serie di appuntamenti dedicati all’approfondimento, attraverso studi e testimonianze, dell’opera e della vita di questo autore cosmopolita e iconoclasta, che ha avuto stretti rapporti diamicizia e collaborazoine con molti importanti personaggi del panorama culturale italiano. Tra questi, il poeta Elio Pecora - che lo ricorderà il 23 novembre 2018 in un incontro - e Dacia Maraini, ospite della manifestazione il 6 aprile 2019. Il Festival si concluderà il 17 aprile 2019, in occasione del centenario della nascita, con una giornata di studi a cui parteciperanno diversi studiosi e intellettuali tra cui Roberto Deidier, Valerio Magrelli, Andrea Gialloreto e Giorgio Patrizi.

“Stiamo ancora lavorando per perfezionare gli eventi – spiega Giorgio Nisini – Non è escluso che verranno aggiunti altri ospiti. Tra gli eventi anche Scrittore in residenza. Ogni anno il Wilcock Festival organizzerà una residenza d’artista per uno scrittore che soggiornerà per una settimana a Lubriano dove avrà modo di lavorare a un progetto ispirato al suggestivo territorio dei Calanchi. Per questa prima edizione sarà ospite lo scrittore spagnolo Ricardo Menéndez Salomón che, durante la giornata del convegno, sarà intervistato da Matteo Lefévre. Con Scrittore in residenza vogliamo sottolineare il cosmopolitismo di Wilcock. Ci saranno approfondimenti, studi e pubblicazioni. Ci tengo a sottolineare anche l’intento aggregativo del Festival. L'obiettivo è far conoscere Wilcock, ma anche far vivere Wilcock, mettere in scena le sue opere, invitare il pubblico alla lettura, creare occasioni d'incontro attorno a un progetto letterario e teatrale. L’invito è esteso anche a chiunque voglia partecipare attivamente al progetto”

Lo scorso 8 settembre il Comune di Lubriano ha intitolato un “Sentiero Juan Rodolfo Wilcock” per testimoniare il desiderio del paese di promuovere e divulgare l’opera dello scrittore.

Il comitato scientifico del festival è formato da Manuel Anselmi, Gian Maria Cervo, Roberto Deidier e Matteo Lefévre. Comitato organizzativo: il sindaco Valentino Gasparri, Geraldine Meyer, Maurizio Misasi, Carlo Quondam. Segretaria organizzativa: Monica Bartocci.

Wilcock Festival

Lubriano e la Valle dei Calanchi

Prima edizione

Nella doppia occasione del quarantennale della morte e del centenario della nascita dello scrittore Juan Rodolfo Wilcock (Buenos Aires 17 aprile 1919 – Lubriano 16 marzo 1978)

LA STRAGE DI PARIGI da Christopher Marlowe

Omaggio a Juan Rodolfo Wilcock

Performance a cura di Lidija Dedovic

direttrice del Teatro Reale di Zetski Dom (Montenegro)

La strage di Parigi è uno dei testi del teatro elisabettiano più menomati e corrotti giunti a noi. È in versi (in pentametro giambico) e non è suddiviso in atti. Si calcola che sia una sorta di riassunto dell’opera originale poiché corrisponde in lunghezza alla metà di un testo tradizionale. Fu scritto da Marlowe intorno al 1591/2 e rappresentato nel gennaio del 1593, l’anno della sua (presunta) morte. È diverso dalle oltre opere elisabettiane per un certo carattere dispersivo, a prospettiva multipla, polivocale. E’ una sorta di telegiornale e Rodolfo Wilcock suo grande traduttore per l’Italia ne apprezzava proprio questo aspetto. Le vicende dell’opera ruotano attorno alla famigerata Notte di San Bartolomeo, vissuta in prima persona da Francis Walsingham, capo dei servizi segreti della regina Elisabetta I, datore di lavoro di Christopher Marlowe (nelle sue attività spionistiche) e ambasciatore inglese a Parigi all’epoca dei tragici fatti.

Questa struttura sfuggente risuona con le caratteristiche dei personaggi che, se da un lato si presentano come artifici che sfornano raffiche di potenti versi, dall'altro sono tremendamente identificabili con l'umanità del loro creatore. Su questo, sull'enigma Marlowe e, forse, sull'enigma dell'autore in senso lato e infine sulla capacità del teatro di provocare la realtà (in tutti i sensi) si interroga questa breve performance, realizzata in collaborazione con Quartieri dell'Arte.

Organizzato dal Comune di Lubriano con il sostegno di Regione Lazio

Responsabile scientifico:

Giorgio Nisini

Comitato scientifico:

Manuel Anselmi, Gian Maria Cervo, Roberto Deidier, Matteo Lefèvre

Comitato organizzativo:

Valentino Gasparri, Geraldine Meyer, Maurizio Misasi, Carlo Quondam