Attività, Turismo: sicurezza e prossimità, cosi i piccoli borghi rilanciano



Intervista a Fiorello Primi, presidente dei Borghi più Belli d’Italia

Occorre che la politica nazionale, in maniera interdisciplinare, metta testa e cuore per salvare questo grande patrimonio dell’umanità che sono i piccoli Borghi italiani con un piano integrato di interventi che ne eviti la progressiva scomparsa”. E’ quanto ha affermato Fiorello Primi, presidente dei Borghi più Belli d’Italia nell’intervista rilasciata a Fuoriporta, il portale dedicato ai borghi e alle tradizioni.

“La crisi innescata dal COVID-19 per l’economia in generale, per il turismo in particolare e le attività culturali e di intrattenimento stanno mettendo a dura prova la tenuta del Paese. Non sono esenti da questa situazione i Borghi, intesi come piccoli centri, anche se, in prospettiva a corto e medio termine potrebbero essere avvantaggiati da una ripartenza caratterizzata dal turismo di prossimità. La promozione dovrà, per forza di cose, incentrarsi su due fattori essenziali: ospitalità nella sicurezza e possibilità di fare esperienze per una vacanza diversa dal solito”. Afferma Fiorello Primi

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Lo staff di Fuoriporta