“Tra leggenda e mistero”: visite guidate alle gallerie-bunker del Monte Soratte - Domenica 24 Giugno 2012 – Sant’Oreste (RM)
In occasione della manifestazione “Tra leggenda e mistero: alla scoperta di Sant’Oreste e del Monte Soratte”, che prevede moltissime proposte interessanti (sul sito internet www.prolocosantoreste.com è disponibile il programma completo), l’Associazione Culturale “Bunker Soratte” comunica che sarà possibile effettuare visite guidate, integrate da proiezioni, all’interno delle gallerie-bunker del Monte Soratte, nei seguenti orari: 15.30 – 16.00 – 16.30 – 17.00 – 17.30 – 18.00.
Si fa presente che LE PRENOTAZIONI SONO OBBLIGATORIE e devono pervenire entro e non oltre le ore 20.00 del giorno precedente, ad uno dei seguenti recapiti: 380-3838102 o bunkersoratte@gmail.com.
Caratteristiche tecniche del percorso e raccomandazioni
Dislivello: irrilevante. Lunghezza: 1,5 km circa. Durata: 1,5 h (con soste e spiegazioni). Cosa portare: scarpe comode con suola robusta, una felpa (la temperatura interna si aggira sui 12 °C e l’ambiente è molto umido), una torcia elettrica. Quota individuale di partecipazione: € 5,00. Gratuità: bambini fino al compimento del 7° anno di età; persone al di sopra dei 75 anni; Forze dell’Ordine o Personale Militare in divisa; diversamente abili e un loro accompagnatore.
Brevi cenni storici
Nel 1937, per volere di Benito Mussolini, venne avviata sul Soratte, data la vicinanza con la Capitale, la realizzazione di numerose gallerie all’interno della montagna, che sarebbero dovute servire da rifugio antiaereo per le alte cariche dell’Esercito Italiano. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il “Comando Supremo del Sud” delle forze di occupazione tedesche in Italia, guidato dal Feldmaresciallo Albert Kesselring, si stabilì in questo luogo per un periodo di circa dieci mesi, fino al bombardamento statunitense del 12 maggio 1944. Nel 1967, durante gli anni della Guerra Fredda, sotto l’egida della N.A.T.O., venne modificato un tratto del mastodontico dedalo ipogeo, che assunse l’aspetto di bunker anti-atomico, da utilizzarsi in caso di guerra nucleare; i lavori, solo parzialmente terminati, si protrassero fino al 1972. L’area, da alcuni anni, è stata riacquisita dal Comune di Sant’Oreste ed è oggetto di un progetto di recupero delle ex-caserme e di allestimento di un museo storico diffuso, denominato “Percorso della memoria”.