Foto della Sabina, Passeggiate Sabine: il monumento naturale delle Gole del Farfa


Passeggiate Sabine: il monumento naturale delle Gole del Farfa


Alla scoperta dell'alto corso del Fiume Farfa

Abiti in Sabina da quando non sapevi ancora leggere, la percorri, la fotografi, la ami da una vita, ma ancora ti sorprende con i suoi mille tesori nascosti.

Oggi vi descrivo brevemente un luogo che meriterebbe un libro intero, ma nel quale abbiamo avuto appena il tempo di affacciarci e dove dunque ci ripromettiamo di tornare appena possibile: le gole del Farfa, un vero monumento della Natura, della Storia e dell'Uomo nel territorio di Mompeo (Ri).

COME ARRIVARE

Ecco, questa è stata una bella domanda perché su internet si trovano a stento indicazioni e perdipiù spesso vaghe e contraddittorie (ma forse bastava cercare meglio).

Peraltro a volte viene il dubbio se sia giusto o meno far sapere a tutti dell'esistenza di certi posti: quando arrivi in paradiso e trovi cumuli di immondizia (non è questo il caso!) o sgommate di quad e motocross avresti voglia di non scrivere mai più nulla per nessuno... ma voglio credere che chi legge Go Sabina sappia amare, apprezzare e sopratutto rispettare la bellezza dei nostri luoghi, quindi, per semplificarvi la vita, vi posso dire che noi siamo partiti da qui: https://goo.gl/maps/6nmUi, lungo una strada asfaltata poco lontano da Castelnuovo di Farfa (Ri).

DALLA STRADA AL PONTE ROMANO

Dalla strada asfaltata si scende a piedi lungo una sterrata e, dopo qualche centinaio di metri, un cartello in legno ormai sbiadito che segnala un percorso per MTB ci indica di lasciarla e scendere sulla sinistra: in pochi minuti di cammino lungo un bel sentiero - a tratti leggermente scivoloso - ci troviamo sull'antico ponte che collegava gli abitati di Mompeo e Castelnuovo di Farfa: siamo nel crocevia di secoli di storia e si sente.

DALLA PONTE AI RESTI DELL'ANTICA MOLA

Oltrepassato il ponte (occhio! non ci sono parapetti) ci sono due possibilità: o si svolta a sinistra per imboccare il sentiero CAI 312 verso le gole del Farfa o si va sulla destra verso la confluenza col torrente Montenero.

Avendo poco tempo a disposizione e non essendo adeguatamente equipaggiati (il 312 è consigliato ad escursionisti esperti) noi, stavolta, abbiamo optato per la seconda opzione.

Imboccato quindi il sentiero sulla destra - dopo pochi metri - si incontrano i ruderi del mulino ad acqua noto come Mola Naro Patrizi, dove sono ancora leggibili due interessanti pannelli didattici.

Si tratta di uno dei tantissimi opifici idraulici dislocati lungo il corso del fiume Farfa e dei suoi affluenti (quasi 150 tra la metà dell’VIII e la metà del XII secolo), indicati nelle carte farfensi con le definizioni di molendinum, aquimolum, e molinum: molte di queste strutture erano opifici polivalenti, atti a lavorare il grano, l'uva e le olive anche grazie alla stagionalità complementare delle diverse produzioni.

Molto suggestivo, splendide le ruote di pietra ancora in bella mostra.

DALLA MOLA ALLA CONFLUENZA COL TORRENTE MONTENERO

Proseguendo lungo il sentiero che risale il Farfa, dal quale in vari punti si può scendere agevolmente fino alle sponde del fiume, si incontrano resti delle strutture di conduzione delle acque che servivano la mola ed i resti di un altro ponte, poi, attraversando un breve tratto di bosco ripariale, si giunge alla confluenza con il torrente Montenero dove si può sostare su una piccola spiaggetta di ciottoli.

Da lì si potrebbe poi risalire il torrente, tornare indietro per prendere la sterrata che sale a Mompeo e così via: tutte alternative belle e interessanti.

Per noi si era fatto tardi e così, per questa volta siamo rientrati, felici di aver visitato un altro splendido angolo nascosto di Sabina.

L'AREA PROTETTA

L'area del Monumento Naturale è protetta e, come tutto il corso medio alto del fiume Farfa, è compresa in tre siti d'importanza comunitaria (Sic) e zone di protezione speciale (Zps) riconosciuti dall'Unione Europea.

Per maggiori informazioni:

Scheda area protetta su parchilazio.it

CHE COSA NE PENSATE?

Se farete questo giro o se ne avete altri da proporre su e giù per la Sabina, perché non ci inviate qualche foto, qualche vostra impressione o qualche descrizione?

Potete scrivere a info@gosabina.com o contattarci su facebook.com/gosabina

I migliori itinerari saranno pubblicati fra le nostre photogallery e su facebook.

Testi e foto

Giorgio Pace - Go Sabina