Foto della Sabina, Monte Santa Maria


Monte Santa Maria


il borgo di Monte Santa Maria (Rieti)

Monte Santa Maria è un paese arroccato su un bella collina con ai lati due ripide vallate dove scorrono i torrenti Riana e Farfa e deve la sua nascita all’Abbazia di Farfa, la fondazione del centro si inserisce nel fenomeno del secondo incastellamento, avvenuto tra il XIII e il XIV secolo nel territorio della Sabina.

Le prime notizie del piccolo borgo, si possono far risalire al 1339, anno in cui papa Benedetto XII lo inserisce nell’elenco dei castelli sottratti alla Diocesi Nullius di Farfa. Nel Regesto redatto nel 1365 dal monaco di Farfa, Adalardo, risulta che l’abate fu costretto ad abbondare il complesso monastico, inseguito agli attacchi delle truppe orsiniane, rifugiandosi a Toffia, (già sede vescovile intorno all’800, quando il clero per sfuggire alle orde Saracene si stabilì nell’antica chiesa di San Lorenzo) per poi spostarsi nel più sicuro castello di Monte Santa Maria.

Il suo apparato fortificato doveva essere stato costruito in maniera molto sicura, visto che alla metà del XIV secolo vi si rifugiò l’abate di Farfa Sisto per sfuggire alle compagnie di ventura che saccheggiavano il paese.

Nell’800 il paese presentava numerose botteghe, da ricordare: due di ferri lavorati, un forno, due calzolai, tre carrettieri, un notaio ed una mola a grano di Pietrosanti; ancor oggi sono visibili resti della cinta fortificata e la torre della rocca. Nel corso dell’alto Medioevo, la stessa fece da sfondo ad un evento drammatico per il paese, il cardinal Conti di Ostia, nel corso degli scontri tra papato ed impero, venne rinchiuso per volere di Corrado di Svevia nel torrione, ma con la vittoria della sede pontificia, che provocò come conseguenza la riconquista dei territori che un tempo gli furono sottratti, il papa Innocenzo III incendiò il paese, punendo così gli abitanti del borgo, del sostegno un tempo dato all’autorità imperiale.

Attualmente il paese conserva alcuni aspetti della struttura urbanistica originaria, molto interessanti sono il percorso che dalla via porta Romana per via Vittorio Emanuele conduce all’antico ingresso, interessanti sono anche le mura esterne del lato nord e le case poste a coppia. All’interno del paese sono presenti alcuni palazzi signorili: Palazzo Vetturini, poi Bernardini, risalente al XVI secolo, originariamente sede di un convento di monache, appartenente all’Abbazia di Farfa, pregevole è il portale lavorato a bugnato e le finestre strombate del primo ordine; stessa lavorazione per quanto riguarda il portone si ritrova nel palazzo Grassi - Sinibaldi, unico nel paese per la presenza al suo interno di una cisterna e per gli affreschi ottocenteschi che decorano gli archivolti. Per quanto riguarda gli edifici sacri c’è da segnalare la chiesa parrocchiale, collocata nel cuore del paese, di fronte ancor oggi si trova il municipio, sede fino agli anni settanta circa del novecento delle scuole elementari. La chiesa intitolata a Maria Assunta in Cielo, presenta una facciata slanciata ed austera, risalente al XV secolo, in cui sono evidenziano gli influssi provenienti dall’arte gotica. L’interno a navata unica presenta quattro altari, al di sopra dei quali si trovano pregevole dipinti ad olio su tela del XVII e del XVIII secolo. Da segnalare anche la tela collocata sopra l’altar maggiore in cui è raffigurata la Madonna Assunta. In alcuni parti delle parete sono ancora visibili affreschi andati persi nel corso del terremoto del 1915, poi sostituiti dalle attuali pareti rivestite con lastre di marmo.

I restauri vennero eseguiti da Don Augusto Campeti, sostenuti dalla generosità della popolazione. Al canonico Don Domenico Scarpetta si deve invece l’intervento di ristrutturazione avvenuto nel 1930 all’interno della piccola ma graziosa chiesa cimiteriale di Santa Lucia, patrona del paese, collocata nelle vicinanze dell’antico romitorio. L’edificio a tre navate, presenta in quella di destra due campate decorate: la prima con le storie della passione di Cristo, e la terza con le storie della Vergine che si dispongono all’interno delle due campate in cui sono rappresentate le storie più salienti della passione di Cristo e della vita della Vergine.

TRADIZIONI E FOLKLORE

Nel paese ancor oggi sono vive alcune tradizioni e usanze, sostenitrice di questi eventi è l’Associazione Socioculturale Monte Santa Maria, nata nel 2007che ho sostituito il vecchio comitato Festeggiamenti. Nel corso dell’anno si svolgono nel paese diverse manifestazioni, si incomincia il 19 gennaio con la festa in onore di sant’Antonio Abate, che viene festeggiata la domenica successiva. Tale evento presenta carattere esclusivamente religioso. A conclusione della celebrazione liturgica segue una piccola processione per le vie del paese, dopo il rientro in chiesa e il bacio della reliquia del santo, la festa si conclude con la distribuzione delle ciambelle benedette.

Altra festa importante è la sagra della ciliegie, questo frutto locale amato sia dai cittadini che dalla gente dei paesi limitrofi. La manifestazione si svolge nella seconda settimana di giugno (sabato e domenica) lungo le vie del centro storico, le cantine ospitano stand e botteghe di artigiani, che si alternano ai tanti punti di ristoro dove si possono gustare i piatti tipici del paese ( pizza cotta nell’antico forno, fagioli con le cotiche, carne alla brace), la serata è solitamente allietata da gruppi folkoristici. Inoltre la domenica si organizza un pranzo in piazza, che fa accorrere ogni anno un numero elevato di persone, anche in questa occasione non possono mancare piatti tipici della tradizione culinaria, come le fettuccine con il sugo al ragù e la carne cotta alla brace. Il pranzo si conclude con la degustazione delle ciliegie. Una delle feste più sentite dagli abitanti del paese è la festa in onore della Madonna, dedicata al Santissimo Nome di Maria. La manifestazione si svolge solitamente in tre giornate che vanno dal venerdì alla domenica viene festeggiata ogni anno la seconda settimana del mese di Settembre. Mentre i primi due giorni sono dedicati ad attività esclusivamente profane, dove si possono gustare piatti locali accompagnati dalla musica che si tiene nella piazza principale, la domenica il paese assume una nuova veste. L’intera giornata è dedicata alla venerazione mariana. Il suono melodioso delle campane annuncia l’inizio della festa, segue l’arrivo della banda musicale che attraversando il paese dà ufficialmente inizio alla festività, segue la Santa Messa, celebrata dal parroco accompagnata da qualche anno dalla “Schola Cantorum Rossana Billi” , la manifestazione prosegue nel pomeriggio con il concerto della banda musicale che si svolge nella piazza a conclusione del quale viene offerto un rinfresco.

Nel tardo pomeriggio incominciano i preparativi per la processione preceduti dalla Santa Messa Vespertina, conclusa la celebrazione i fedeli, usciti dalla chiesa si preparano per la cerimonia, che ogni anno vede un gran numero di persone provenienti dai paesi vicini, da qualche anno l’evento è ancor più suggestivo grazie alla presenza di diverse congregazioni provenienti dai centri circostanti. La caratteristica di questa manifestazione è che la statua della Madonna viene portata a spalla da volenterosi giovani che si alternano nel percorso, visto il peso consistente. Dopo aver attraversato il centro storico, la processione prosegue nelle “vie periferiche” per poi ritornare in piazza dove si svolge un sermone tenuto dal parroco o dal vescovo a conclusione del quale segue la solenne benedizione e i fuochi d’arficio che chiudono la festa. La conclusione vera e proprio si ha con il rientro in chiesa del corteo e della statua salutata ogni anno dai fedeli con un commovente applauso,seguito dal bacio della reliquia.

Altra celebrazione importante per il nostro paese è la festa in onore di Santa Lucia, patrona del paese, la commemorazione prevede una funzione religiosa che si svolge nella chiesa cimiteriale a lei dedicata preceduta dalla processione. Da qualche anno il pomeriggio nella piccola pizzetta del paese si può degustare sopra ad un fettina di pane l’olio novello.

Il testo pubblicato e le foto in galleria sono state scattate da Marco Frondaroli

Altre immagini di Monte Santa Maria sono online nella galleria dedicata a Poggio Nativo.