Spettacoli, Focus giovani



Due giorni dedicati alla nuova autorialità

L’1 e il 2 ottobre al Teatro Comunale Il Rivellino V. Luchetti di Tuscania (VT) TWAIN_Centro Produzione Danza e Vera Stasi presentano Focus Giovani 2022, a cura di Loredana Parrella e Silvana Barbarini, due giorni dedicati alla nuova autorialità in cui verranno presentate le creazioni coreografiche di sette giovani autori della danza contemporanea. Un evento in linea con la vocazione al sostegno alla creatività emergente che caratterizza le realtà organizzatrici il cui lavoro con le giovani generazioni viene portato avanti negli anni con azioni differenti e continuative.

Il weekend di danza si aprirà sabato 1 ottobre alle ore 21:00 con Sulle ali della gravità di Sonia Di Gennaro, una produzione Movimento Danza in cui, in un’esperienza unica e personale, progressivamente si manifesta la tensione verso l'equilibrio. A seguire a-binary, di Jessica D’Angelo prodotto da Artemis Danza, affronta il tema della decostruzione e ri-costruzione dell’identità di genere. La prima serata si conclude infine con due spettacoli in collaborazione con Network Anticorpi XL: Idillio di e con Lorenzo Morandini, produzione NINA, in cui in un dialogo costante tra corpo e musica, l’autore e interprete cerca una nuova imperturbabilità nel caos e Mondo di e con Gennaro Lauro, co-produzione Lauro/Cie Meta e Sosta Palmizi, dove si insegue un’idea di purezza e di totalità attraverso il gioco e la resistenza.

Domenica 2 ottobre, alle ore 21:00, Sara Pischedda presenta Four/Vis a Vis, prodotto da ASMED - Balletto di Sardegna/Incontri Musicali. L’ultimo degli assolo che compongono una suite, firmata e interpretata da quattro giovani autori, che trae origine da una riflessione sulla contemporaneità che abbraccia i linguaggi del potere e gli sfasamenti tra attese, pulsioni profonde e pressioni sociali. Si continua con Refreshed oranges into the ocean di Silvia Giordano, produzione La Cap | Re-hub / Compagnia Degli Istanti, una narrazione metaforica e intima del delicato passaggio all’età adulta. Per finire, un progetto programmato in collaborazione con ATCL – Circuito Multidisciplinare del Lazio, dov’è più profondo di Irene Russolillo, giovane coreografa della scena contemporanea italiana, membro dell'Associazione culturale VAN, che convoca la potenza del canto come luogo di una possibile condivisione sensibile tra esseri umani per analizzare e celebrare gli aspetti del vivere-insieme.

Focus Giovani 2022 è realizzato con il contributo della Regione Lazio e del Comune di Tuscania.

PROGRAMMA

1 ottobre

dalle h 21.00

Sulle ali della gravità

coreografia Sonia Di Gennaro

danza Francesca Gifuni

produzione Movimento Danza – MiC – Regione Campania

L'energia è compressa in un corpo che prova a liberarla ma rimane come di pietra, ancorato in un punto preciso dello spazio. Alla ricerca di una strada per comunicare con l'esterno, la forza inizia a fluire attraverso lo sguardo e il tatto, con un'intensità crescente, e saranno questi sensi a guidare la danzatrice nella creazione di percorsi spaziali e mentali inediti. In un'esperienza unica e personale, progressivamente si manifesta la tensione verso l'equilibrio: il mondo interno trova un'espressione più armonica e lo spazio esterno si arricchisce di significati, risonanze e potenzialità di sviluppo.

a-binary

regia e coreografia Jessica D’Angelo

interpreti Salvatore Sciancalepore e Jessica D’angelo

musiche Luca Vianini

disegno luci Giacomo Casadei

collaboratori Davide Tagliavini e Samuele Arisci

produzione Artemis Danza

Un fare e disfare anima questa performance. Partendo dal corpo e dalla sua anatomia, attraversando immagini e scenari, si assiste ad un incontro ed al tentativo di generare nuove corporeità che per loro stessa natura sono destinate a disgregarsi, innescando un meccanismo di decostruzione del genere e del ruolo. Aprendosi alla possibilità di inventare e mescolare fisicità e visioni, i performer si affidano l’uno all’altra, dando vita ad un rituale di trasformazione che vede nell’ambiguità delle forme e dei movimenti la sua realizzazione. Riconoscendo il genere come uno stile corporeo ma anche una serie di atti, una strategia culturale, una simulazione, il corpo in scena si apre a desideri e proiezioni, carnalità e forza, in un flusso costante di movimento che è la condizione necessaria per aprirsi allo sconosciuto. Eros, pulsione della vita, e Thanatos, pulsione della distruzione, sono elementi che nutrono il modellarsi dei corpi in scena, bramosi di trovare una forma che possa dar loro pace, ma allo stesso tempo vincolati al cambiamento da un contratto invisibile che impone loro un susseguirsi di azioni e tentativi. Uniti dall’inizio alla fine, i performer perdono le proprie identità, creandone nuove e impossibili, in un groviglio di carne che si districa solo per potersi nuovamente aggrovigliare, lasciando così a chi osserva la possibilità di perdersi e contemplare nuove possibilità.

Idillio

di e con Lorenzo Morandini

musiche e suoni di Giuseppe Verdi e Mattia Nardon

sviluppato all’interno di Incubatore CIMD – Progetto sostenuto da MiBACT

produzione NINA

in coproduzione con Festival Danza in Rete - Fondazione Teatro Comunale Citta? di Vicenza

con la collaborazione di Fabbrica Europa

realizzato nell’ambito di Residanza – La casa della nuova coreografia 2019, bando di ospitalita? e residenza coreografica - azione Gap! Change! Now! Projects for the next dance generation - Movimento Danza 2018/2020

con il sostegno di KOMM TANZ/Passo Nord residenze Compagnia Abbondanza/Bertoni in collaborazione con il Comune di Rovereto

con il sostegno di Oriente Occidente nell’ambito del progetto Residenze Artistiche 2021 – Passo Nord

con il sostegno del Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt), Comune di Castiglion Fiorentino

Anticorpi eXpLo – tracce di giovane danza d’autore

Idillio è un solo coreografico dove il danzatore subisce una condizione di pressione e vi risponde con azioni prive di scopo utile. Un corpo mosso dagli eventi attorno a esso: una nuova imperturbabilità nel caos, una nuova idea di contemplazione, un idillio.

Destrutturando ripetizioni, nuovi sistemi raggiunti o la totale casualità, Morandini crea delle ironie gestuali nel ritmo e nelle posture che irrompono come contraddizioni anche nella partitura musicale. Una performance tanto grottesca quanto geniale, di brillante e intelligente inventiva, che diventa un dialogo costante tra corpo e musica, per nuove definizioni di quiete e imperturbabilità, e relativi opposti.

Mondo

idea e creazione Gennaro Lauro

luci Gaetano Corriere

produzione Lauro/Cie Meta

coproduzione Associazione Sosta Palmizi

partners KommTanz/Abbondanza Bertoni 2019, FabbricAltra – Schio

accolto e sostenuto da Ménagerie de Verre – Paris, L’Échangeur CDCN Hauts-de-France, CND – Pantin, Tanz Comany Gervasi (Wien), CENTQUATRE-Paris, RAMDAM un centre d’art (Francia)

Selezionato per la Vetrina Giovane Danza d’Autore – Anticorpi XL 2020

Selezionato per i “40 Winks” di Aerowaves 2021

Anticorpi eXpLo – tracce di giovane danza d’autore

Nella mia pancia un fiore

che a volte non vedo

che fa bene

che fa male;

che fa male

che fa bene

‘Mondo’ significa terra, ma anche il gioco della ‘campana’ ed è l’opposto di immondo.

Scelto d’istinto, questo titolo abbraccia il groviglio di aspetti che tocca il mio attuale lavoro.

‘Mondo’ significa per me:

La resistenza di un bambino che gioca a campana in un cortile.

La purezza mai definitiva che emerge dall’atto continuo di scolpirsi.

La ‘totalità dei fatti e non delle cose’.

Gennaro Lauro

2 ottobre

dalle h 21.00

Four/Vis a Vis

coreografia e danza Sara Pischedda

coordinamento artistico Guido Tuveri

musica originale Marco Caredda

costumi Stefania Dessì

disegno Luci Stefano De Litala

co-produzione ASMED - Balletto di Sardegna/Incontri Musicali

col sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Regione Autonoma della Sardegna

Forza, bellezza

Forza, bellezza

Forza, bellezza.

Vaghi in una foresta sociale, dove le uniche parole che echeggiano sono queste.

T’intimidiscono, ti confondono, quasi ti convinci che sia quello l’obiettivo da raggiungere.

Come le sirene di Ulisse, ti seducono e ti portano a percorrere strade dove l’unica cosa che può capitare è perderti. Perdere te stesso.

Perdere la testa. Lì dovrai fare i conti con la persona che sei.

Essere o non Essere.

Vis a Vis. L’ultimo degli assolo che compongono la suite FOUR: quattro giovani autori, quattro punti di vista sull’esistenza. Gli obiettivi e i fallimenti degli ideali, le aspirazioni e aspettative personali e comuni, i confini fra l’Io e il se? in uno spettacolo che rivela la sua natura nel contempo unica e quadruplice. Olimpia Fortuni, Matteo Marchesi, Manolo Perazzi e Sara Pischedda firmano e interpretano uno spettacolo composto di quattro quadri organicamente integrati, ciascuno dei quali vive anche di vita propria. Four trae origine, motivazioni profonde, forza motrice e respiro vitale da una riflessione sulla contemporaneità. È l’amplificarsi e ramificarsi di un discorso che abbraccia la dimensione privata e la socializzazione; le ambizioni e i conflitti più intimi tra narcisismi e reificazione, i linguaggi del potere e gli sfasamenti tra attese, pulsioni profonde e pressioni sociali.

Refreshed oranges into the ocean

coreografa e autrice Silvia Giordano

danzatrici Rossella Amadori, Cristina Roggerini, Erika Poletto

musica Giorgos Gargalas

light design Elisabetta Campanelli

produzione La Cap | Re-hub produzione esecutiva Compagnia Degli Istanti coproduzione Ass. Culturale Rosa Shocking

Spettacolo vincitore del Premio Theodor Rawyler 2021.

con il sostegno di Home Centro Coreografico, Sosta Palmizi, La Mama International, Parc - Performing Arts Research Centre

Tre giovani donne creano una narrazione metaforica e intima della loro condizione presente e delle loro proiezioni verso il futuro nel delicato passaggio all’età adulta. In un intimo viaggio tra alte e basse maree, turbolenze e contraddizioni, calma e tumulto, le immagini evocate dai corpi ci trasportano in un altrove: è lì che assurdità e poesia si intersecano, le domande galleggiano e i sottotesti (ci) riflettono.

dov’è più profondo

progetto, coreografia e performance Irene Russolillo

creazione sonora e performance Edoardo Sansonne|Kawabate

assistenza drammaturgica e cura Irene Pipicelli

disegno luci Valeria Foti

costumi Vanessa Mantellassi

fonti sonore Archivio Sonoro Cantar Storie di Domodossola a cura di Luca e Loris Bonavia

fonti visive Walser Cultura e Archivio del BREL - Bureau Régional Ethnologie et Linguistique della Regione Valle d'Aosta

Il progetto è realizzato da Irene Russolillo con l'Associazione Culturale VAN

nell'ambito del Premio CROSS Award 2019 di Verbania

col sostegno in residenza di Teatro della Cittadella di Aosta, NCA Small Theatre di Yerevan, Teatro M. Spina di Castiglion Fiorentino / Kilowatt, Compagnia Virgilio Sieni e Fondazione CR Firenze / Bando Abitante 2021

e il sostegno di ATCL - Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio

con la collaborazione di Carrozzerie n.o.t di Roma e PARC - Performing Arts Research Center di Firenze

col supporto di Ministero della Cultura e Regione Emilia Romagna

un ringraziamento speciale a Piero Corso

ringraziamenti ad Alma Baruffaldi, Stefania Bonin, Elisabetta Berra, Corrado Cattano, Paola Maestrini, Rudy Mehr, Enrico Montanari, Owie Osaigbokan, Manuela Parodi, Paola Rodolfo, Luisella Ronc, Maria Storto, Valentina Volonté e tutti gli altri rappresentanti della comunità Walser e ai partecipanti alle sessioni di registrazione, incontrati sul Lago Maggiore e nella Valle del Lys

in collaborazione con ATCL Lazio

dov'è più profondo è uno spettacolo fatto di corporeità, suono e immagini, in cui convivono narrazioni sovrapposte, canti spogliati da una provenienza unica e pensieri sulle identità e le tradizioni svincolati dall'ideale di purezza, per lasciare spazio all'imperfezione e alla mescolanza. Vi sono tracce di persone presenti e passate, abitanti di luoghi distanti tra loro, accomunate dal tempo della fatica e del lavoro, della socialità e dal rapporto con la natura e la Storia. Apparteniamo a una società che non contempla quasi più spazi-tempo dedicati alla ritualità, se non in forme spesso condizionate da immaginari largamente appiattiti. La creazione coreografica convoca allora a sé la potenza del canto, come luogo di una possibile condivisione sensibile tra esseri umani, per analizzare e celebrare aspetti semplici e importanti del vivere-insieme.

TEATRO COMUNALE “IL RIVELLINO - VERIANO LUCHETTI”