Festival, Festival Marco Scacchi



La XVIII edizione del festival

Ormai tutto è pronto a Gallese per la XVIII edizione del festival dedicato a Marco Scacchi, l’illustre compositore gallesino vissuto nel XVII secolo, attivo in Polonia, come maestro di cappella nella corte reale di Varsavia, e in Lituania, presso il Palazzo dei Granduchi di Vilnius.

La manifestazione, organizzata dal Comune di Gallese e dal Museo “Marco Scacchi”, sarà caratterizzata quest’anno da una novità che la direttrice artistica del festival, la cantante Cristina Miatello (vera eccellenza nel panorama musicale barocco in Italia e non solo), ha voluto introdurre nel programma: la danza barocca e rinascimentale. I danzatori Ilaria Sainato, Daniele Roi e Bianca Silvia Za si esibiranno, infatti, domenica 21 ottobre alle 17.30, presso il Museo di Gallese, nello spettacolo Danzar cortese, che vedrà protagonisti anche i partecipanti al corso gratuito di danza che gli stessi maestri terranno presso il museo a partire dalla sera di venerdì 19 ottobre.

All’apertura del Festival, che avverrà il giorno 19 ottobre alle ore 20.15, sempre presso il Museo, verrà presentato il volume Gli enigmi musicali di Marco Scacchi, atti del convegno tenutosi nel 2016 a Gallese, e il cd Marco Scacchi and his friends, registrato dal vivo dall’Ensemble vocale Veneto e dal Ensemble vocale “Ignis” nell’edizione del festival dello stesso anno. Subito dopo, alle 20.30, inizierà il corso di danza, a cui tutti potranno iscriversi per cimentarsi in questa particolare forma d’arte.

Sabato 20, alle ore 18.30, presso la chiesa Cattedrale, per la sezione “Musicisti di Gallese a Gallese”, si terrà un concerto della Banda Musicale cittadina, che accompagnerà il solista gallesino Massimo Novelli alla tromba, affiancato dal collega Salvatore Domina, con musiche di Vivaldi, Alessandro Marcello e Albinoni.

Il festival, promosso dalla Regione Lazio, oltre all’impegno del Comune di Gallese, è reso possibile anche grazie al contributo di privati, dell’Associazione Musicale Marco Spoletini e dell’Associazione Culturale Halesus.

Gabriele Campioni