Silvia Siravo – dopo la candidatura al premio Le Maschere 2021 - torna in scena nel ruolo che le è valso la nomination, quello di Io nel “Prometeo” per la regia di Patrick Rossi Gastaldi
Dopo la candidatura al premio le Maschere 2021 nella terna per Migliore Attrice non protagonista, Silvia Siravo torna ad interpretare il ruolo di “Io” nel PROMETEO di Eschilo adattamento di Patrick Rossi Gastaldi, che le è valso la nomination e che la vedrà in finale a Villa Campolieto (Ercolano), il 7 settembre alle ore 20, con diretta/differita su Raiuno alle ore 23. Con lei in scena Edoardo Siravo, Ruben Rigillo, Gabriella Casali e Alessandro D’Ambrosi, produzione Laros di Gino Caudai. Silvia Siravo sarà in scena al Anfiteatro Romano di Urbisaglia il 24 luglio e il 25 luglio al Teatro Romano di Carsulae.
“Io, il personaggio che sto interpretando nel Prometeo di Eschilo – racconta Silvia Siravo - è doppiamente vittima: degli abusi di Zeus e dei suoi stratagemmi per coprire quegli stessi abusi. Trasformata in giovenca, condannata ad errare pungolata da un tafano, il personaggio pone senza dubbio delle difficoltà. Spontaneamente ho immaginato il tafano come una paura interna che non si può scacciare, quella corsa come un'ossessione distonica, cioè incoerente con tutto il suo essere. I movimenti convulsi e afinalistici di Io, mi hanno fatto pensare ad un disturbo mentale provocato da un forte trauma. E’ stata una grande sfida interpretare questo personaggio perennemente in fuga che vaga senza requie e meta, così colmo di dolore”.
Silvia Siravo è inoltre impegnata con la collega ed amica Arianna Ninchi, con il progetto editoriale dal titolo Musa e getta edito da Ponte alle Grazie dedicato a sedici scrittrici per sedici donne indimenticabili (ma a volte dimenticate). In questa sorprendente raccolta, molte fra le più amate e apprezzate scrittrici italiane raccontano altrettante «muse»: donne sfrontate e bellissime o, al contrario, miti e riservate che, per lo spazio di una notte o per l’esistenza intera, hanno stretto relazioni complesse (e pericolose) con uomini di successo. Muse non sempre «gettate» ma per lo più misconosciute – dando così corpo all’odioso detto secondo cui «dietro ogni grande uomo c’è una grande donna» – che tornano dunque, finalmente, al centro del palcoscenico letterario. Le pioniere della psicanalisi e Kate Moss dalle cento copertine, Kiki regina di Montparnasse per una notte e Maria Callas la Divina per sempre, Nadia Krupskaja che lavora a realizzare il socialismo, Rosalind Franklin che scopre la struttura del DNA, le ispiratrici di pittori, musicisti, scrittori, filosofi: spaziando fra epoche e luoghi diversi, destini felici e infelici, Musa e getta giunge al cospetto di leggende viventi, persino sbarcate su Instagram, come Amanda Lear. Sedici autrici di prim’ordine svelano qui altrettante donne meravigliose, offrendo a lettrici e lettori uno sguardo nuovo sul rapporto tra i sessi, l’identità femminile, la lotta per l’emancipazione.
Le scrittrici: Ritanna Armeni, Angela Bubba, Maria Grazia Calandrone, Elisa Casseri, Claudia Durastanti, Ilaria Gaspari, Lisa Ginzburg, Chiara Lalli, Cristina Marconi, Lorenza Pieri, Laura Pugno, Veronica Raimo, Tea Ranno, Igiaba Scego, Anna Siccardi, Chiara Tagliaferri.
Le muse: Lou Andreas-Salomé, Luisa Baccara, Maria Callas, Pamela Des Barres, Zelda Fitzgerald, Rosalind Franklin, Jeanne Hébuterne, Kiki de Montparnasse, Nadia Krupskaja, Amanda Lear, Alene Lee, Dora Maar, Kate Moss, Regine Olsen, Sabina Spielrein.
A cura di Arianna Ninchi e Silvia Siravo