Spettacoli, Lisa Rosamilia



La Residenza Migr_Azioni ospita la danzatrice e coreografa

La Residenza Multidisciplinare della Bassa Sabina ospita la residenza di danza e performance di Lisa Rosamilia per il progetto “Migr_Azioni” all’interno della Residenza Multidisciplinare della Bassa Sabina - Terrarte 2023.

Il Teatro delle Condizioni Avverse ha il piacere di ospitare Lisa Rosamilia, danzatrice e coreografa che sarà in residenza dal 9 settembre al 23 settembre p.v. nel comune di Casperia (RI).

Lisa Rosamilia è danzatrice e coreografa di esperienza nazionale e internazionale, insegnante di danza, scenografa, pittrice, costumista. Direttrice dal 2005 della Matroos DanceTheatre Company, compagnia riconosciuta e promossa dall’Istituto Italiano di Cultura di Madrid nel 2022 e di Istanbul nel 2019. Partecipa a festival e teatri in Italia e all'estero, come: l’IIC di Madrid in occasione della giornata internazionale della danza; il The Body Language di Venezia; il Fringe Festival di Istanbul; il Festival Internazionale di Danza Contemporanea di Città del Messico FIDCDMX; il Coffi Festival Interdisciplinary Art di Berlino. Riceve diversi riconoscimenti tra cui la Nomination alla Regia e il Premio Special Off al Roma Fringe Festival 2015 ed è invitata a partecipare come ospite speciale a varie rassegne di danza e teatro (Doit Festival, Roma Contemporanea). Direttrice artistica dello spazio per le arti performative Sala14 di Monterotondo (Rm), dal 2001 insegna in varie scuole di Roma e provincia tra cui il Balletto di Roma Kids e Stap Brancaccio.

La scelta attraverso l’invito alla candidatura dell’artista è motivato dalla collaborazione nata tra Fortezza EST e il Teatro delle Condizioni Avverse.

Il progetto di Lisa Rosamilia rientra coerentemente nelle tematiche e negli obiettivi e nelle finalità inerenti alla residenza “Migr_Azioni” ed è stato motivo di interesse da parte del Teatro delle Condizioni Avverse e del tutor del progetto Lidia Di Girolamo che ha instaurato un dialogo di scoperta e di attenzione per l’artista e il progetto scelto.

“MigrAzioni” è un progetto di Residenza Formativa, nato dalla collaborazione con AIIG Associazione Italiana Insegnanti Geografia, Università La Sapienza, Università della Tuscia e Teatro delle Condizioni Avverse, realizzato nel mese di luglio 2022 per l'edizione dell’anno ponte della Residenza Multimediale della Bassa Sabina. Gli studenti universitari degli Atenei di Roma e Viterbo hanno partecipato ad un percorso residenziale, attraverso lezioni e conferenze sulla geografia e i flussi migratori, con l’intervento di docenti universitari ed arricchito da un contributo artistico di teatro e danza che esplorava questo tema. Il progetto è risultato idoneo come tirocinio universitario per i partecipanti, che hanno ottenuto i relativi Crediti Universitari Formativi.

A partire da questa esperienza, MigrAzioni vuole svilupparsi come residenza di ricerca artistica, in cui performer e danzatori possano creare un lavoro di studio sulla tematica delle MigrAzioni e più nello specifico sugli aspetti dell’immigrazione/emigrazione in ambito geografico, culturale e prettamente umano. Attraverso un lavoro di ricerca su questa tematica, è stata invitata Lisa Rosamilia con il progetto intitolato SHIPWRECK 37°17'15.1"N 26°47'27.7"E___Nerò.

SHIPWRECK 37°17'15.1"N 26°47'27.7"E___Nerò è il progetto di Matroos DanceTheatre Company, di e con Lisa Rosamilia in collaborazione con un contenitore, uno spazio nello spazio, un alveare, un luogo a cui si torna e da cui si parte. In questo microcosmo abita Nerò. Nerò è espressione di quello che sente, è vento, è acqua, si muove in un mondo che naufraga su una terra dai confini liquidi. Un corpo impreparato, intrappolato nel margine di dogane sempre più sottili, esilio di infinite grottesche zone di frontiera, fin quando rimane solo lo smarrimento e un’idea sfocata della propria identità. La delimitazione spaziale all’interno di un’architettura scenografica cubica diviene esperienza di confine, facendosi relitto sulle onde del mare, approdo, isola, luogo della memoria in cui il corpo attende. Tra le pareti di questa frontiera matura un’esigenza di espansione, si sfalda la linea che divide terra e mare: é come naufragare su una terra non più ferma. Una miscela di disperazione e desiderio, paura e coraggio. Si è ciechi e allo stesso tempo visionari, lo sguardo fende il buio, scavalca l’orizzonte, immagina costellazioni.