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Ma davvero la pesantezza è terribile e la leggerezza meravigliosa?
Così scriveva Kundera nel suo libro “L’insostenibile leggerezza dell’essere” e questa frase, insieme all’idea Calviniana della “leggerezza”, è stata uno degli spunti iniziali per la creazione di questo spettacolo.
“Dire”, parlare di leggerezza, di quella leggerezza che non assomiglia affatto alla superficialità, riconoscendo il valore del peso, inteso come contenitore/fardello che, chi più chi meno, si porta dietro.
È il punto di vista che determina la realtà delle cose, oppure è lo strumento di cui ci dotiamo che fa sì che le cose appaiano nei loro accadimenti?
E se tutto questo invece fosse solo un equivoco, se strumenti e punti vista fossero semplicemente “appannati”?
La nostra voce (la nostra parola) con la pretesa di voler esistere solo e sempre come significato, in alto si disperde, senza nessuno che riesca più a intenderla, ma allo stesso tempo, quella stessa voce, può precipitare in basso, dove la parola si fa sotterranea, incupisce, diventa orfana di contenuto.
E dunque “pesantezza o leggerezza?” Cosa scegliere dobbiamo” come si chiedono i sette personaggi, o per meglio dire “presenze” che ricalcano la scena.
Più delle parole per spiegare servirebbero i silenzi dove perdersi e ritrovarsi.
Non abbiamo tempo, non ci è concesso fermarci, non ci è concesso fallire… ma forse coltivando un po’ di utopia, imparando a volare con ali fatte di pietra, forse, potremo nuovamente stringere e difendere, con le unghie e con i denti, “quei giorni perduti a rincorrere il vento”.
E sulla cenere di quei giorni potremo tornare nuovamente a soffiare, per dare respiro alle speranze e trasformare l’invisibile in reale, magari regalandoci una poesia, quella poesia che esiste in tutte le vite che si raccontano.
Potrebbe essere così bello “semplicemente vivere”, come stare affacciati a una finestra lasciando pure che le cose restino come sono. Perché forse “il trucco” sarà svelato solo alla fine.
Pino Grossi
A seguire: Menù degustazione gratuita di prodotti tipici sabini con il contributo di Regione Lazio ARSIAL. Ogni degustazione sarà servita, secondo normative vigenti, in contenitori coperti e posate sigillate, il tutto in materiale biodegradabile.
LA COMPLESSA SEMPLICITÀ
REGIA
Pino Grossi
INTERPRETI
Ginetta Biagi Domitilla Crescenzi Giovanna Lanzini Elena Malfè
Paola Piccioni Fabrizio Crescenzi Massimo Toniolo
VIDEO DI SCENA
Sofia Grossi
Degustazione della serata – Marroni di Antrodoco
Menù
- Pasta con funghi, salsiccia e marroni
- Porchetta e castagne
- Insalata di verza, pere, noci e uvetta
- Dolce alla crema di marroni di Antrodoco
- Brindisi di chiusura stagione teatrale