Spettacoli, Il teorema della rana



Al Teatro Artemisio-Gian Maria Volonté di Velletri

Velletri, domenica 3 dicembre al Teatro Artemisio-Volonté “Il teorema della rana”

Dopo i due sold out con Antonio Rezza per la prima e con il trio composto da Giorgio Lupano, Attilio Fontana e Gabriele Pignotta per la seconda, continua la stagione di prosa 2023-2024 al Teatro Artemisio-Gian Maria Volonté di Velletri. Domenica 3 dicembre, alle 18.30, terza data della programmazione messa a punto dalla Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri, diretta da Giacomo Zito, con il patrocinio di Ministero della Cultura, Regione Lazio, Comune di Velletri e la collaborazione dell'ATCL. In scena “Il teorema della rana”, un’altra commedia imperdibile.

La trama. I tempi, purtroppo, sono quelli che sono, e per un gestore di teatro che non riesce più a fare cassa lo spettro del fallimento si avvicina di giorno in giorno. Ma che succede se questi trova il modo, assai lontano dalla legalità, per ottenere dal governo molti più sussidi di quelli previsti? E, domanda ancora più spinosa, che succede se poi si pente e per uscire dalla sua girandola di menzogne ed inganni decide di fare retromarcia? La risposta è: il caos! Caos che diventa vera e propria farsa dalla irresistibile comicità nell’ironizzare sul sistema sanitario e sui paradossi della nostra società che, purtroppo, vede molto spesso il denaro sprecato a favore di finti invalidi o disoccupati che truffano la sanità pubblica o la previdenza sociale, danneggiando chi di quel denaro avrebbe veramente bisogno. E’ una farsa che prende di mira quelle pratiche burocratiche spesso lente ed ingarbugliate, che mettono in secondo piano i reali bisogni della società, laddove la soluzione talvolta potrebbe essere davvero immediata e semplice. Si tratta di una pièce dai ritmi forsennati che tocca uno dei tempi più calzanti con l’attuale momento storico ed economico italiano: la necessità di aguzzare l’ingegno e campare a spese dello stato.

Una vera e propria farsa comicissima dai ritmi frenetici. La situazione nasce da un paradosso, un uomo che ha frodato lo stato per ricevere più sostegni di quelli previsti si pente delle sue azioni ma non riesce a fermare l’ingranaggio statale che continua ad inviargli sempre più soldi. Un paradosso più attuale che mai, in un’Italia che vede la macchina della previdenza sociale spesso lanciata a folle velocità in direzioni sbagliate. Tutta la comicità del testo risiede nelle situazioni assurde, grottesche e sempre più ingarbugliate che il protagonista deve mettere in atto per tentare di uscire dal suo stato di truffatore. Lo spazio scenico non sarà solo il palcoscenico, disadorno ed ingombro di cavi, riflettori smontati, scale e tutto ciò che, un teatro fermo da tempo, inevitabilmente accumula, ma anche la platea, la galleria e la sala regìa, luoghi questi da cui gli otto attori freneticamente entreranno ed usciranno regalando al pubblico momenti di comicità degni della più grande scuola della commedia brillante.

Il testo è di N. L. White, con Luca Ferrini, Alberto Melone, Valentina Martino Ghiglia, Paolo Roca Rey, Guglielmo Lello, Davide Sapienza, Lucia Tamborrino, Veronica Stradella. Regia Luca Ferrini. Produzione Alt Academy.