Si chiude a Farfa (Fara Sabina, Rieti) presso il Monastero di Santa Brigida (Via del Monastero, 12) e nel borgo il Festival Internazionale di Storytelling un fine settimana ricchissimo di eventi dal 21 al 23 giugno con artisti da tutto il mondo, un’occasione unica per immergersi totalmente nella natura e nel fascino del racconto e per vivere insieme la magia del SOLSTIZIO D’ESTATE. Il Festival Internazionale di Storytelling è ideato e realizzato dalla Compagnia Raccontamiunastoria con il contributo di Regione Lazio in collaborazione con la Fraternità Francescana di San Sebastiano.
Venerdì 21 giugno alle ore 16:45 un originale Story-trekking: IL CAMMINO DEL SILENZIO: racconti e misticismo tra il borgo di Farfa e i ruderi dell’abbazia di San Martino un'affascinante escursione lungo il Sentiero del Silenzio, un percorso suggestivo che ci condurrà da Farfa alla cima del Monte Acuziano con i misteriosi ed imponenti ruderi di San Martino, l’antica abbazia iniziata nell'XI secolo e mai completata.
La giornata prosegue alle 18.30 con STORIE DI FATE, ERBE E MAGIA evento di Storytelling interattivo con Paola Balbi (Italia) e Eszter Zamborsky (Ungheria) e il contributo di tutti gli storytellers, giovani storytellers, musicisti e membri del pubblico che desiderino condividere una storia. Dopo la cena presso la foresteria del Monastero di Santa Brigida alle 21:30 ci spostiamo nel profondo Nord con MAGIA E POSSIBILITÀ: storie svedesi sul solstizio d’estate con Johan Theodorsson (Svezia). Il solstizio d’estate è la più grande festa della Svezia, è una notte magica, in cui forze misteriose sono in movimento e dove il confine fra il mondo degli umani e il mondo sovrannaturale è aperto e si rivelano i misteri dell’esistenza. Johan Theodorsson ha viaggiato per tutta la Scandinavia per raccogliere le storie sulla notte “in cui tutto può accadere”, la notte di mezza estate.
Appuntamento la mattina del 22 giugno alle 9:00 con YOGA E STORIE con Kuvalia Atma (Palestina) e alle ore 10:00 PLAYFULNESS / GIOCOSITA’ con Anthony Trahair (UK) una sessione dinamica e gioiosa per riscoprire il piacere di giocare anche da grandi. Alle ore 11:30 APRI UNA STORIA/PIANTA UN SEME con Lorenzo Caviglia (Italia) che guiderà il pubblico attraverso i temi di diverse storie della tradizione.
Dopo pranzo, alle ore 15:00 appuntamento con la musica e narrativa nella memoria collettiva Palestinese in STORIE CANTATE E CANZONI RACCONTATE presentazione/concerto con Hanna Salmon (U.S.A). Nella tradizione e pratica culturale palestinese c’è una lunga storia di sovrapposizione fra lo storytelling e le canzoni. Molte delle canzoni tradizionali palestinesi raccontano storie e molte delle storie tradizionali palestinesi contengono canzoni, le canzoni e le storie della Palestina sono quindi come dei “manufatti culturali“ della memoria collettiva, sono una risposta alla violenza e un modo per preservare, comunicare e “navigare” gli eventi delle storie personali e collettive. Hanna Salmon propone al pubblico, accompagnandosi con il suo oud, una serie di canzoni tradizionali della Palestina raccontando la maniera in cui gli storytellers hanno incorporato la canzoni e musica nelle loro storie, sia storicamente che al giorno d’oggi. La presentazione attinge sia dalla ricerca accademica svolta da Hanna sia dalla sua esperienza sul campo nel West Bank (Cisgiordania).
THE TREASURE WITHIN/IL TESORO CHE ABBIAMO DENTRO è il titolo della performance di storytelling di Zahra Afsah (Iran), in programma alle ore 16:15: un viaggio attraverso racconti antichi e miti della cultura persiana. Si torna in Italia con Enedina Sanna in STORIE DI ALBERI E ALBERI DI STORIE (ore 17:30) dai racconti biblici alla mitologia classica, dalle fiabe tradizionali a storie vere che hanno il carattere meraviglioso delle favole il pubblico viene condotto alla scoperta del mondo arboreo e dei suoi affascinanti misteri. Il Festival prosegue in compagnia di Fidaa Ataya, Kuvalia Atma (Palestina) e Hanna Salmon con il gruppo di Storytelling di Seraj Librieries (Ramallah, Palestina) protagoniste alle 18.45 di QUL YA TAYR: PARLA UCCELLO DEL CIELO, PARLA ANCORA ! STORIE, MUSICA E CANTI DALLA PALESTINA E DAL MONDO un evento che ci permette di valorizzare la storia e l’identità palestinese, patrimonio culturale intangibile che in questo momento storico è di particolare rilevanza. Ultimo appuntamento della giornata alle ore 21.30 con GALÀ DELLA NOTTE DI MEZZA ESTATE & SAN GIOVANNI con Erika Dell’Acqua e il gruppo di danza Tengri Tribe, Paola Balbi, Eszter Zamborsky, Kuvalia Atma e la partecipazione spontanea degli altri artisti del Festival e del pubblico. Il solstizio d’Estate è una notte luminosa di trasformazione e unione fra i mondi, notte degli opposti che si attraggono e dei ponti fra ciò che si respinge. Una celebrazione gioiosa della notte più luminosa dell’anno, per sollevare insieme un’energia di pace, comprensione, unione. Un evento speciale per raccontare, danzare, cantare la trasformazione luminosa della natura, del corpo, della mente e dell’anima. A seguire JAM SESSION di musica dal vivo, canti, danze e storie con tutti gli artisti del Festival.
Domenica 23 giugno dopo la sessione di YOGA con Veronica Baleani (Italia) e Kuvalia Atma (Palestina) alle 9:30 il primo appuntamento è alle 11:00 con STORIE DI ACQUA E RACCONTI DI FUOCO concerto di Storytelling sui 4 elementi con Zahra Afsah, Paola Balbi, Johan Theodorsson, Giovanna Cavasola seguito alle ore 12:00 TO ROOT, TO HEAL, TO EXIST sull’Hakawati - Storytelling nella tradizione e nella pratica contemporanea in Palestina con Fidaa Ataya (Ramallah, Palestina). Le storie detengono un potere latente: un’energia grazie alla quale è possibile continuare a vivere e ad esistere, un’energia che ci rende forti davanti alle difficoltà che dobbiamo affrontare. “Racconto storie perché sono Palestinese, per ri-conoscere chi sono e chi erano i nostri antenati – commenta Ataya - nelle storie delle altre donne io trovo le mie radici- nei racconti popolari, nei racconti di meraviglia, nelle leggende orali- perché nelle storie c’è la conoscenza della nostra Storia non scritta, ciò che viene dimenticato. Nelle storie delle nostre nonne vediamo che l’immaginazione è l’altra faccia della verità, il patrimonio culturale intangibile che ci unisce come popolo palestinese. Raccontiamo storie per vedere la verità, per ascoltarla, per berla…e mentre lo facciamo le storie ci guariscono e ci insegnano a relazionarci con la società in cui viviamo, con il mondo intorno a noi, a risolvere i problemi, supportarci gli uni con gli altri e ad avere un senso critico. Attraverso le nostre storie restiamo saldi come un albero di fronte a qualsiasi difficoltà: un albero non può essere rimosso – conclude Fidaa - e anche se è ferito o lo tagli germoglierà ancora. La conoscenza delle storie ci permette di crescere, di germogliare, di esistere adesso e in futuro, restando saldi e crescendo negli spazi del mondo. Raccontiamo storie per sopravvivere”.
Nel pomeriggio alle ore 15.30 Hanna Salmon, Davide Bardi, Fidaa Ataya, Dafydd Davies-Hughes, Abigel Kondrat presentano MUSICA E CANZONI SOTTO GLI ALBERI a cui segue, dalle 16:30, una vera e propria maratona con tutti gli artisti ospiti del Festival chiamati a condividere le proprie STORIE DEL CUORE E RACCONTI DI LUCE. Il Festival ha portato insieme artisti dai quattro angoli della terra, di diverse culture e religioni: un cast internazionale unico e meraviglioso nella sua diversità, questa maratona finale vuole celebrare la bellezza delle nostre differenze, ma soprattutto ciò che unisce artisti e pubblico di tutto il mondo: le storie.
Tutti gli eventi all'interno della manifestazione sono ad ingresso libero, a carico dei partecipanti solo il costo del pernottamento e dei pasti e una piccola quota di condivisione per le spese di organizzazione e per il materiale necessario allo svolgimento delle attività.
COSTI: €75,00 al giorno, comprensivi di pernottamento, pasti e tutte le attività + €. 40,00 extra per la festa di Mezza estate e le spese di organizzazione nel caso di permanenza per tutto il periodo, oppure contributo di €. 15,00 al giorno in caso di permanenze più brevi (acqua, vino e caffè sono inclusi per tutti i pasti)
MONASTERO DELLE SUORE DI SANTA BRIGIDA
Via del Monastero, 12 - 02030, Farfa - Fara in Sabina (RIETI)
INFO E PRENTOZIONI Mail: info@raccontamiunastoria.com
CHE COS’E` LO STORYTELLING
Lo Storytelling è l’arte di trasmettere attraverso le parole, la modulazione della voce, la gestualità e il movimento del corpo, le immagini di una storia ad un pubblico specifico. Lo Storytelling in pratica è l’arte di raccontare storie creando immagini nella mente dell’ascoltatore , come facevano i cantastorie di tradizione.
Il movimento culturale internazionale dello Storytelling Revival promuove la riconnessione con la tradizione orale attraverso il lavoro di Storyteller (cantastorie) professionisti, in grado di raccontare le storie di tradizione ad un pubblico contemporaneo ed adulto.
Lo Storytelling in Italia è un’arte con radici molto profonde nella tradizione dell’oratoria Romana, nel lavoro dei menestrelli medievali e della sacra rappresentazione nonchè nell’opera di tutti i cantastorie e cuntisti che per secoli hanno tenuto vivo il repertorio della letteratura orale del nostro Paese.
Paola Balbi Davide Bardi, storytellers professionisti, direttori artistici della Compagnia di Storytelling Raccontamiunastoria di Roma e del Festival Internazionale di Storytelling sono riconosciuti a livello internazionale come gli artisti Italiani di punta di questo genere. Membri dell’International Network for Biblical Storytelling (Network ecumenico internazionale di tutti gli artisti che si dedicano alla ri-orializzazione della Bibbia attraverso le loro performance) dal 2009, sono conosciuti ed apprezzati a livello globale per i loro spettacoli di ri-oralizzazione dei racconti dell’Antico e Nuovo Testamento. I loro spettacoli “Davide e Betsabea” e “Soltanto io ti amo: Pietro e Maddalena” sono stati rappresentati in tutto il mondo in tre lingue diverse: Italiano, Inglese e Francese. “Ad Catacumbas” è la loro nuova produzione in collaborazione con la Comunità Francescana, originariamente realizzata come progetto di valorizzazione del patrimonio storico, artistico e archeologico della Basilica di San Sebastiano fuori le Mura e Le Catacombe di San Sebastiano in preparazione ed in occasione del Giubileo 2025, oltre che per offrire un’esperienza culturale unica nel suo genere in tutti i luoghi d’Italia che parteciperanno al tour della ricognizione delle reliquie di San Sebastiano.
L’Arte dello Storytelling è riconosciuta dall’UNESCO e dalla Comunità Europea come patrimonio intangibile dell’umanità e come strumento cultuale performativo realmente efficace nei progetti di valorizzazione del territorio e del patrimonio tangibile. Le performance di Storytelling site-specific, come quella in oggetto, sono in grado di offrire allo spettatore/visitatore/pellegrino una fruizione dei luoghi interattiva, emotiva e multisensoriale, veicolando al tempo stesso rilevanti dati storici, artistici e culturali relativi ai siti interessati.