Libri, L'amore necessario



Marcello Veneziani in dialogo con Emanuele D'Agapiti presenta il nuovo libro

L’Amore necessario affronta le nove forme, anzi i nove gradi dell’Amore, in rapporto con la vita, con chi ami, con la famiglia, col mondo, con la sapienza, e poi l’amor patrio (e familiare), l’amore del fato, l’amor di Dio e l’amor di verità. C’è anche le breve storia dell’amore nel mito e nella filosofia, tornando a Platone che fondò il pensiero dell’amore; per concludere con l’amore della verità, connubio difficile perché l’amore spesso non ama la verità o non la dice; e la verità spesso ferisce e delude l’amore. Al termine della visita ai nove gradi dell’amore, parte una gita fuori porta nel tempo presente per scoprire che l’amore è unico argine e la sola risposta umana al dominio dell’Intelligenza Artificiale: l’amore è un’energia, una molla, uno slancio che non potrà mai scaturire da un essere artificiale. E’ l’amore che lo aziona. 

Insomma, l’amore è il necessario punto di partenza, nascita e rinascita, per ricominciare a vivere e pensare.

Però se dici amore, la prima immagine che ti compare è lei, la persona amata. Prima di declinare le mille forme dell’amore, la più ricorrente, sulla bocca di tutti, in forma di parola e bacio, è l’amor di coppia. Poi l’amore si allarga a quelli che vanno sotto il genere di affetti o di passioni. Ma il primo tu è la persona amata che ti infiammò d’amore e che reputi insostituibile. Magari non è la stessa per sempre, perché l’amore non invecchia invece gli amanti e gli amori appassiscono. L’amore è oltre il tempo, gli amanti ne sono dentro, anche se al loro apice si percepiscono fuori, in un tempo sospeso. 

Per amor tuo fu l’espressione chiave che aprì le porte dell’amore. Fu pronunciata in un mattino, riferita a minimi risvolti, lasciata cadere forse con studiata noncuranza. Ma portò presto lo scompiglio dell’amore. Irruppe l’ospite inquietante, in forma di voce, di parola; poi si fece corpo, abbraccio, amplesso, unione e passione. E di due vite ignare fece un fascio d’amore. Breve, intenso, indelebile ricordo. Dette fiato a una storia, suscitò energie che covavano sotto la brace spenta, alitò vita nei corpi, l’intrecciò a una sorte; poi svanì. Tutto si fece “per amor tuo”.

Non nominate l’amore invano, è come un dio, aspetta la chiamata, arriva e dispone di chi lo pronuncia e di chi ne è investito.

Chiesa San Domenico di Rieti ore 18.30

Marcello Veneziani in dialogo con Emanuele D'Agapiti presenta il nuovo libro:

L'amore necessario