Prosegue il progetto di ricerca LARVALE a cura della compagnia MacroRitmi, nato nel 2017 con l’obiettivo di recuperare, studiare e riflettere, a più livelli, sulla relazione tra una forma - quella della Maschera Larvale e il suo movimento nello spazio in termini espressivi.
MacroRitmi, all'interno della residenza artistica negli spazi del teatro SuperCinema in Tuscania (VT), organizza il seminario intensivo MascheraMalìa a cura di Rosi Giordano che si terrà dal 23 al 25 luglio, un viaggio di tre giorni nell'universo della Maschera Larvale all'insegna del pensiero laterale.
Il seminario fa parte dei "Progetti per le scene - artisti a lavoro a Tuscania" organizzato dall'Associazione Vera Stasi.
Il seminario è rivolto ad attori e attrici, danzatori e danzatrici, performers, allievi/e di accademie teatrali e offrirà ai partecipanti la possibilità di conoscere, esplorare, sperimentare e approfondire nuove possibilità nella gestione della Larvale.
La Maschera Larvale trae origine dal carnevale di Basilea in Svizzera, riconosciuto nel 2017 patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO. Fu Jaques Lecoq, attore, mimo e pedagogo ad introdurla nel teatro, come strumento di studio e rappresentazione, sviluppandone potenzialità e sfumature.
La Larvale è una maschera intera, dalle fattezze “in divenire” e di grandi dimensioni, limita la vista del conduttore e ne restringe l’azione nello spazio anche se, contestualmente, ne stimola l’aspetto percettivo.
A partire dall'esperienza maturata da Lecoq, il laboratorio mira ad amplificare lo spettro d’azione della Larvale attraverso un focus sul movimento e la relazione con lo spazio. La Larvale è interpretata dai più come timida, leggera, quotidiana, ironica e stazionaria. Da qui nasce l’esigenza e l’obiettivo di sconfinare dalle caratteristiche che la denotano per aggiungere alla sua espressività rapidità d'azione, risolutezza, irruenza e gravità.
Il lavoro di training, quindi, insisterà sull’agire del conduttore in termini di velocità e determinazione, di percezione attiva del fuori attraverso la padronanza del dentro. Fondamentale il confronto con lo spazio e la fruizione degli elementi che vi transitano, personaggi, oggetti, piani che limitano o aprono l’azione in un continuum di relazioni attraverso la complessione degli interpreti/conduttori. Luce e suono diventano una ulteriore via alla consapevolezza dei tratti espressivi, accreditati o latenti, della Larvale.
Il programma di lavoro è caratterizzato da diversi approcci: training fisico, morfogenesi della Larvale, improvvisazioni, sollecitazioni e attività propriocettive (velocità, forza, direzione, accelerazione, tensione), studio dello spazio e delle relazioni prossemiche, role playing.
Attraverso il progetto LARVALE la Compagnia MacroRitmi persegue l’intento di divulgare e promuovere la conoscenza della maschera larvale, e di esplorare le sue possibilità espressive attraverso l’organizzazione di seminari e laboratori finalizzati alla sua conduzione e workshop di costruzione della maschera stessa, anche grazie al confronto con pedagoghi dell’ambito Lecoq, docenti di Biomeccanica, coreografi e artisti.
Macroritmi riserva a una persona la possibilità di partecipare al training di una settimana - dal 19 al 25 luglio - con la Compagnia, e a due persone la possibilità di iscriversi versando solo metà della quota.
Programma:
• venerdì 23 luglio
ore 11:00/12:00 Arrivo e presentazione degli spazi e del gruppo di lavoro
ore 15:00 - 20:00/21:00 Training e studio in teatro
• sabato 24 luglio
ore 8:30 - 11:30 Training e studio all’aperto
ore 12:30 - 15:00 pausa
ore 15:00 - 20:00 Training e studio in teatro con 1 h di pausa
• domenica 25 luglio
ore 8:30 - 12:30 Training e studio in teatro
ore 12:30 - 15:00 pausa
ore 15:00 – 20:00 Training e studio in teatro aperto al pubblico
• partenza 26 luglio ore 10:00
Rosi Giordano - Direzione Artistica della compagnia Macroritmi. Regista, scenografa e autrice. Fonda la sua attività su sperimentazioni drammaturgiche, multimediali e performative, attiva anche nell’ambito plastico-figurativo per la sua formazione di scenografa, coniuga, percezioni e atti di diversi ambiti espressivi, per stimolare la multisensorialità e i processi sinestetici, fondamenti del respiro scenico, utilizzando il pensiero laterale come approccio all’espressività.
Gruppo di lavoro: Michele Albini (attore e videomaker), Giulia Bornacin (coach e performer), Germana Flamini (performer, assistente e social media manager), Annalisa Siciliano (Ufficio stampa).