Riprogettare il prodotto locale, valorizzare il patrimonio enogastronomico e la peculiarità DOP in Italia e all’estero, affidandosi alle nuove frontiere del design, ma anche esaltare lo slow tourism, nella riscoperta a passo lento della Via Francigena nell’Alto Lazio: dal 7 maggio 2023, in occasione della Giornata della Lentezza, la biodiversità italiana si fa design con il Pa-niere del Pellegrino, collegamento ideale tra la Francigena e l’enogastronomia.
Nel riappropriarsi delle biodiversità del territorio, in un periodo in cui si fa sempre più necessaria la lotta contro le monocolture, la Tuscia è diventata oggetto di studio del Politecnico di Milano e di Studio ITO Design, grazie al concept creato da Ivana Pagliara di PromoTuscia, Destination Manager della DMO La Francigena e le Vie del Gusto in Tuscia. Da questa idea è nato il workshop che ha fatto incontrare l’artigianato locale con il design contemporaneo in uno dei suoi luoghi di formazione per eccellenza, unendo nuove visioni estetiche e sostenibilità.
È nato da qui il Paniere Pellegrino (disponibile dal 7 maggio su www.tusciadavivere.it): un pac-kaging eco-sostenibile per il pellegrino, contenente le eccellenze del territorio, per affrontare il pellegrinaggio senza produrre rifiuti, nel rispetto dell’ecosistema circostante e scoprendo le ricchezze dei prodotti locali e delle materie prime, i cui utilizzi accompagnano da sempre gli abitanti della Tuscia. Il ricavato della vendita dei panieri sarà utilizzato per la valorizzazione del territorio del-la DMO, comprendente 21 borghi della Tuscia, sotto la guida di PromoTuscia.
I panieri disponibili dal 7 maggio 2023 sono 4, tutti realizzati con fibra naturale e dalle diver-se forme e formati. Si può scegliere la borsa-telo da pic-nic, la borsa-mappa della Via Francigena e i più classici contenitori da viaggio. I formati conterranno cereali, ortofrutta e legumi (come la len-ticchia di Onano e l’aglio rosso di Proceno), olii e vini (l’olio di Canino DOP, il vino aleatico di Grado-li), e anche dolci, creme e conserve (come i tozzetti del viterbese e la Nellina crema di Nocciole). Le borse sono realizzate da Roberta Pietrini. Sempre alla ricerca dell’innovazione e con un’attenzione particolare all’ambiente, la fibra che utilizza maggiormente per le sue creazioni è il Capim Dourado. Gli steli sembrano fili d’oro, ma sono vegetali ed una sapiente lavorazione permet-te di creare accessori leggerissimi, lucenti e soprattutto ecologici. Appassionata di tecnologia e con un lungo background sartoriale alle spalle: due mondi apparentemente distanti, che si fondono in-vece alla perfezione.
Il Paniere del Pellegrino nasce dall’incontro tra il Politecnico di Milano e la DMO La Franci-gena e le Vie del Gusto in Tuscia. A giugno 2022, gli studenti del Politecnico hanno avuto la pos-sibilità di confrontarsi con un tema molto attuale, quale la progettazione di prodotti e sistemi per la valorizzazione del territorio e del turismo. Il team – composto da 40 ragazzi – si è avvalso della gui-da di Federica Colombo (Strategic Designer e Assegnista di Ricerca al Politecnico di Milano) e di ITO Design di Setsu e Shinobu Ito, celebre e attivo in tutto il mondo con progetti di alto design (da FRAM a Dondolino). È stata la loro expertise a portare a trasformare l’idea del paniere tradizionale in quella del paniere del pellegrino, che fonde al concetto di contenitore quello di memorabilia e, so-prattutto, di esperienza.
Setsu Ito (designer e Professore al Politecnico di Milano e all’Università di Tokyo) e Shinobu Ito (designer e Professoressa al Politecnico di Milano e all’Università di Tokyo) hanno collezionato negli anni encomi e premi (tra questi l’italiano Compasso d’Oro): un’eccellenza, dunque, per ideare e progettare quello che già si presenta come un progetto ambizioso e di qualità, la creazione di un marchio a garanzia dell’eccellenza enogastronomica del territorio.
DMO LA FRANCIGENA E LE VIE DEL GUSTO IN TUSCIA
insieme al POLITECNICO DI MILANO
Nasce il Paniere del Pellegrino
Dalla Tuscia all’Europa, la biodiversità italiana si fa design
Per la Giornata della Lentezza, il 7 maggio, la patria dello slow tourism lan-cia il nuovo progetto per riscoprire a passo lento la biodiversità lungo la Via Francigena