PRESENTAZIONE DELLE LETTERE DI MUSSOLINI A CLARA PETACCI
Pubblicato l’epistolario inedito del Duce per iniziativa dell’Archivio Centrale dello Stato
– Il 31 marzo 2012 a Magliano Sabina, la curatrice della raccolta, Luisa Montevecchi, ed
il sovrintendente Agostino Attanasio
Presentazione del volume: Benito Mussolini “A Clara. Tutte le lettere a Clara Petacci 1943-1945” a cura di Luisa Montevecchi. Sabato 31 marzo 2012, ore 17 – Magliano Sabina (Rieti) – Teatro Manlio.
“Stracciare”. “Straccia appena letto”. Ma a quell’ordine di Benito Mussolini, Claretta Petacci non obbedì. “Non distruggere, è storia”, rispose. E così le 318 lettere inviate tra il 10 ottobre 1943 e il 18 aprile 1945 dal Duce alla sua amante oggi sono arrivate a noi, recuperate nel 1950 e finalmente raccolte per iniziativa dell’Archivio Centrale dello Stato in un volume curato da Luisa Montevecchi. “A Clara. Tutte le lettere a Clara Petacci 1943-1945”, epistolario edito da Mondadori Electa e finora mai pubblicato, sarà presentato al Teatro Manlio di Magliano Sabina, il 31 marzo prossimo, con la partecipazione della curatrice e di Agostino Attanasio, sovrintendente dell’Archivio Centrale dello Stato, autore di uno dei saggi introduttivi. Gli altri sono a firma degli storici Elena Aga Rossi e Giuseppe Parlato.
Interverranno Alfredo Graziani, sindaco di Magliano Sabina; Domenico Scacchi, consigliere delegato alla cultura della Provincia di Rieti e Marica Salvitti, storica della Fondazione Nenni.
Grazie all’approccio scientifico impresso dall’Archivio Centrale dello Stato, l’epistolario sfugge a ogni pruderia scandalistica. La maggior parte delle lettere di Mussolini, pur di carattere personale, contiene riferimenti a vicende politiche, ad operazioni militari, alle riunioni del Consiglio dei Ministri, alle persone ricevute in udienza, ai rapporti con le personalità tedesche, agli spostamenti, al suo entourage e alla stampa. Non mancano i ricordi, sia dei giorni attorno al 25 luglio, sia della nostalgia per le giornate al Terminillo, le corse al mare, i pomeriggi nella sala dello Zodiaco, leggendo riviste e ascoltando musica. Nel volume – costituito da 404 pagine e un ricco apparato di note – anche stralci delle 500 lettere che Claretta Petacci scrisse a Mussolini.
L’epistolario coincide sostanzialmente con il periodo della Repubblica di Salò. La sua importanza risiede soprattutto nella ricostruzione che è possibile trarne circa il clima all’interno del partito fascista repubblicano. Nello stesso tempo le lettere appaiono interessanti anche per il lettore comune: chiariscono infatti l’atteggiamento del Duce nella sua ultima fase della vita e ne rivelano l’aspetto intimo ed umano. Un uomo che – almeno stando al carteggio che sarà presentato a Magliano Sabina – resosi conto della tragedia del Paese e del proprio fallimento, si rifugia nell’unico elemento positivo rimastogli: l’amore per una donna.
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