Altri eventi, Cambio di date per gli spettacoli della Stagione teatrale tenuta presso il Teatro Potlach


Cambio di date per gli spettacoli della Stagione teatrale tenuta presso il Teatro Potlach.

Sabato 2 aprile e Domenica 3 aprile la Rassegna Teatrale che si tiene presso il Teatro Potlach, "Sabina a Teatro", sarà sospesa.

Il programma riprenderà regolarmente Sabato 9 aprile con Disturbi di Memoria (Libera Scena Ensemble), e Domenica 10 aprile, con Strega Bistrega (Ruotalibera).

In più saranno aggiunte due nuove date:

la Stagione di Teatro Contemporaneo si concluderà Sabato 16 aprile con l'ultima produzione del Teatro Potlach Ventimila leghe sotto i mari; la Stagione Ragazzi terminerà Domenica 17 aprile con Attenti al lupo (Eventi Culturali - Teatri ).

Sabato 9 aprile - Ore 21.00

Disturbi di memoria

Libera Scena Ensemble - NAPOLI

di: Manlio Santanelli

regia di: Renato Carpentieri

con: Mario Porfito e Lello Serao

Di Manlio Santanelli, il popolare attore e regista Renato Carpentieri mette in scena Disturbi di memoria, interpretato da Mario Porfito e Lello Serao. Due uomini sulla cinquantina: l'uno riservato, l'altro prodigo della propria intimità; l'uno attento a non offendere il comune senso del pudore, l'altro capace di pensare e dire soltanto cose spudorate; l'uno morbosamente geloso dei ricordi, l'altro pronto a metterli all'asta. Anche nella professione i due non potrebbero essere più dissimili, più antitetici, dal momento che il primo è un tecnico del diritto, uno stimato penalista che trasuda rigore e deontologia, mentre il secondo commercia in prodotti non meglio identificati, e trasuda, trasuda alla lettera. Due tipi come questi, presi separatamente, ancora non sarebbero in grado di dare vita a un caso - la vita è bella perché è avariata, si diceva nell'avanspettacolo - se il caso non congiurasse opportunamente per farli incontrare. O meglio rincontrare. La premessa della vicenda, in verità, è delle più plausibili: il Riservato e lo Spudorato a suo tempo sono stati compagni di scuola. L'occasione per cui si ritrovano, magari, è un tantino più inconsueta: lo Spudorato, approfittando di una coincidenza aerea, un pomeriggio riemerge dal tempo che fu e si presenta dal Riservato. E con quella breve visita gli manda al diavolo non soltanto il pomeriggio.

Compagnia Libera Scena Ensemble

Nell'1995 Aderiscono a Libera Scena Ensemble Renato Carpentieri e Lello Serao, fondatori di un altro gruppo storico della sperimentazione teatrale napoletana: Il Teatro dei Mutamenti. Dal 1995 Renato Carpentieri assume la Direzione Artistica della Compagnia. Nell'anno 2003 viene affidato con bando comunale l'Auditorium del Centro Polifunzionale di Piscinola-Marianella in seguito denominato "Teatro Area Nord". Nell'anno 2003 la Coop. Libera Scena si aggiudica il finanziamento per il progetto "Divenire Impresa" del Comune di Napoli legge 266.Nell'anno 2004 la Coop. Libera Scena è stata partner del Progetto ARCO finanziato con fondi del FSE. Nell'anno 2006 la Coop. Libera Scena Ensemble si aggiudica due percorsi formativi emanati dalla Regione Campania denominati: "Arte in cantiere" in partenariato con la Coop. "La Gioiosa", l'Accademia di Belle Arti di Napoli, la Coop. "Le Nuvole", G.E.S.C.O.e "Tecnico per il montaggio multimediale" in partenariato con IT. Form - P.O.R. Campania 2000/2006 . Nell'anno 2006 è partner del progetto "Piccoli sussidi" con la Coop. "La Gioiosa" (Ente di formazione)

La Coop. Libera Scena Ensemble è un soggetto riconosciuto da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali in base all'art. 14 del regolamento in vigore e riceve regolarmente finanziamenti dallo Stesso, Regione Campania in base alla legge 48/85. Fa parte della rete dei Teatri di Napoli progetto del Comune di Napoli e della Regione Campania per interventi nelle aree periferiche della città.

Domenica 10 aprile - Ore 18.00

Strega Bistrega

Ruotalibera - ROMA

Diretto e interpretato da: Fabio Traversa

Con: Cora Presezzi e Fabio Traversa

E la collaborazione di: Tiziana Lucattini

Ispirato a "il bambino nel sacco" dalla raccolta Fiabe italiane di Italo Calvino, lo spettacolo parla di una preda inafferrabile: il nostro bambino; di oggetto di desiderio e attesa, speranza e curiosità per mamma Strega e figlia Strega che non riescono a catturarlo, mangiarlo e vederlo se non in sogno.

Ruotalibera Teatro

La cooperativa Ruotalibera compare sul panorama culturale italiano nel 1977. La sua ricerca attraversa le pratiche di animazione teatrale per approdare a un lavoro d'autore e d'attore e alla scrittura scenica e drammaturgica. L'attenzione al mondo dell'infanzia e dei giovani è il tratto distintivo della sensibilità della compagnia, ciò che la conduce a una poetica di impegno culturale e civile, ad ascoltare le voci di chi è senza voce: "in - fans", in latino, è chi non sa, non può, parlare.

Già negli anni '80 con spettacoli come Oz di Marco Baliani, ma soprattutto a partire dagli anni '90, sotto la direzione artistica di Tiziana Lucattini, l'infanzia è interpretata come condizione di differenza, di abbandono, di scandalo. Scarpette Rosse, di Tiziana Lucattini, indica chiaramente la direzione: un teatro necessario, un teatro sensibile ai temi civili e alle istanze del mondo contemporaneo. Lo spettacolo viene premiato nel 1992 dall'Ente Teatrale Italiano con il premio ETI Stregagatto come migliore produzione per i giovani, e il progetto parallelo Rischio di non crescere segna una svolta nella vita di Ruotalibera. Accanto alla produzione teatrale nascono e si sviluppano altri progetti centrati sulla condizione dell'infanzia. Aprono il Centro 6 e il Centro 16, pensati come spazi di incontro per l'educazione dei bambini e degli adolescenti attraverso l'arte e il gioco. La ricerca sulla letteratura per l'infanzia diventa ricerca sulla lettura ad alta voce, con laboratori di formazione e performance che entrano nelle scuole e nelle biblioteche. L'attenzione ai "senza voce" sempre più porta all'incontro e all'ascolto dell'"altro": crescono i progetti di mediazione culturale e di educazione interculturale rivolti a bambini, giovani e adulti. Lungo la strada si incontrano nuovi compagni di viaggio e di ricerca: la Biblioteca Centrale Ragazzi di Roma, il Movimento di Cooperazione Educativa, la Scuola di Musica Popolare di Testaccio. Proprio dalla collaborazione con quest'ultima e con la sua fondatrice, Giovanna Marini, nasce il progetto Le vie dell'arte, Centro di Ricerca sui Linguaggi Scenici per l'Infanzia e i Giovani, cui il Municipio Roma 6 ha deciso di destinare uno spazio teatrale polifunzionale che si inaugurerà nel 2009. La nostra ricerca trova dunque una sede romana stabile, garanzia di continuità e visibilità del lavoro in cui crediamo.

Sabato 16 aprile - Ore 21.00

Ventimila leghe sotto i mari

Teatro Potlach - FARA SABINA

Di: Pino Di Buduo

Con: Marcelo Guardiola, Daniela Regnoli, Nathalie Mentha, Gaudi Tione Fanelli, Giorgia Marchiori

Il nuovo spettacolo del Teatro Potlach. Un viaggio fantastico, una spedizione attraverso il magico mondo sottomarino ispirato all'omonimo romanzo di Jules Verne.

Il professor scienziato Aronnax scortato dal suo fido servitore Conseil compie una spedizione con la fregata americana Abrham Lincoln per individuare nelle profondità marine una gigantesca creatura che aggredisce le navi a mare aperto. Dopo qualche mese di navigazione la spedizione incontra accidentalmente il mostro marino che si rivela un sottomarino: il Nautilus capitanato dal Comandante Nemo. I due scienziati protagonisti Nemo e Aronnax, affronteranno il tema del nostro futuro fino ad una drammatica separazione.

La creazione di questo spettacolo è stato un vero e proprio lavoro di ricerca attraverso lo studio di nuovi linguaggi. Il risultato è un incontro multidisciplinare tra canto, danza, musica, scenografia digitale e videoarte.

Gli attori e il regista hanno compiuto ricerche su varie tematiche: l'ambiente, gli oceani, il mondo marino e anche temi attuali legati all'ecologia e ai nodi dell'esistenza umana. Questo progetto è stato inoltre un lavoro di sperimentazione che ha portato alla creazione di una articolata e grandiosa scenografia multimediale; realizzata attraverso l'interazione tra attori e multimediale che fa proprio parete della partitura drammaturgica.

Il risultato è che gli attori sono immersi nelle profondità marine, si muovono tra due teli che hanno funzione di schermi dove vengono proiettate immagini dinamiche realizzate mediante l'utilizzo di mezzi tecnologici e programmi informatici avanzati.

Teatro Potlach

Il Teatro Potlach è stato fondato nel 1976 a Fara Sabina (Rieti). Il suo nome è derivato dagli studi antropologici dei fondatori, e significa, nel linguaggio degli indigeni dell'America nord¬occidentale, il rito del dono gratuito che conferisce prestigio a chi lo elargisce e a chi lo riceve. La storia del Potlach nasce negli anni dell'avanguardia teatrale romana da una scelta di ricerca e sperimentazione. L'identità artistica del Potlach si è espressa contemporaneamente nella produzione di spettacoli di sala e di spettacoli di strada, e nell'attivazione di iniziative pedagogiche che hanno coinvolto l'insieme delle tecniche espressive e performative, dal clown, alla parata, al teatro musicale, in un continuo scambio di conoscenze con gruppi nazionali ed internazionali, alla ricerca di un profilo professionale capace di offrire spettacolo ad ogni tipo di pubblico. Dal 1991 il Teatro Potlach realizza il progetto Città invisibili in Europa e in America, che consiste in un lavoro teatrale "fuori dai teatri" che trasforma gli spazi quotidiani attraverso la scoperta dell'identità culturale del luogo e l'elaborazione dell'energia creativa dei suoi abitanti.

Domenica 17 aprile - Ore 18.00

Attenti al lupo

Eveti culturali-Teatri Comunicanti - FERMO

Regia di: Giacomo Zito

Con: Oberdan Cesanelli, Stefano Leva, Federico Mancini

Musiche originali di: Enrico Biciocchi

Immagini di: Corrado Virgili

Creazione di maschere e burattini a cura di: Roberta Spegne

Con la collaborazione di: Marianna Peruzzo

Costumi: Maria Luce Martini

Organizzazione Generale: Lucia Frontoni e Francesca Cerretani

è uno spettacolo interattivo, un grande gioco, una grande festa della partecipazione e del divertimento, il pubblico è il delegato del settimo congresso nazionale dell'ALCI (Associazione Lupi Cattivi d'Italia) che si celebra proprio in quel teatro e in quel momento, congresso che dovrà eleggere il nuovo presidente. Tra improbabili candidati, inni nazionali, proclami, bandierine, dirette televisive e quant'altro, accade che i cacciatori individuano il luogo e fanno irruzione.il resto ve lo lasciamo immaginare.

Eventi culturali - Teatri comunicanti

Con i suoi 34 anni ininterrotti di attività, è la più longeva compagnia teatrale professionale nata nella parte sud della Regione Marche (Province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata). Fondata nel 1977, ha realizzato il suo primo spettacolo l'anno successivo e da allora non ha mai smesso di produrre e promuovere teatro. Nel 1986 la formazione sceglie di privilegiare una delle vocazioni che convivevano al suo interno, quella del teatro per l'infanzia e la gioventù e da allora si dedica quasi esclusivamente a questo aspetto dell'attività teatrale pur mantenendo vivi anche altri percorsi.

Una compagnia "curiosa", il lavoro e la presenza dell'attore sono e restano l'elemento centrale e di maggiore interesse, attorno a questo tante incursioni; oggetti, pupazzi, ombre, figure animate, videoproiezioni, canzoni. La volontà e lo sforzo continuo tendono alla creazione di un teatro moderno, che racconta e che emoziona, perché ha cose da raccontare e perché sente il bisogno di comunicarle, un teatro dove sia possibile parlare ai più giovani anche di argomenti di grandissima attualità. Il nostro è un progetto che considera il pubblico come elemento principale di tutte le attenzioni, che vuole vederlo con gli occhi pieni di meraviglia e di stupore, che lavora affinché l'evento teatrale sia un momento assolutamente straordinario, unico e irripetibile, per tutti.

Un progetto che guarda le speranze e le aspettative della gente che entra in Sala, che ne coglie l'elemento di curiosità, di festa, di voglia di emozioni, che parimenti osserva lo sforzo degli attori, il loro durissimo lavoro e le loro legittime volontà di avere soddisfazione, che coglie in questi due sguardi una volontà unica e più grande, quella di non sprecare l'ora che trascorreranno insieme perché quella dovrà essere davvero un'ora speciale.