Il Teatro Potlach, dopo il grande successo ottenuto nelle precedenti edizioni, presenta la nuova stagione teatrale SABINA A TEATRO, dal 5 febbraio al 10 aprile 2011.
In scena ben 7 spettacoli di teatri di innovazione che si distinguono nell’attuale panorama teatrale italiano. La stagione si apre con “Napoleone, magico imperatore”, l’ultima produzione di Bustric, premio oscar con il film di Roberto Benigni La vita è bella. A seguire la Compagnia Berardi-Casolari da Taranto con “Briganti”, lo spettacolo di danza indiana di Simona Zanini “Sul fiore di loto” e il palermitano Sergio Vespertino con “Papà à la coque”. Ancora la bravissima Laura Kibel con il suo teatro dei piedi in “In principio era il piede”, “Ventimila leghe sotto i mari” il nuovo spettacolo del Teatro Potlach con tutti i suoi attori e, per chiudere la rassegna, la straordinaria compagnia napoletana Libera Scena Ensemble in “Disturbi di memoria”.
Il Teatro Potlach, fondato nel 1976, ha la sua sede storica a Fara Sabina, importante centro medievale della provincia di Rieti. L’identità artistica del Teatro Potlach si è espressa contemporaneamente nella produzione di spettacoli di sala e di spettacoli di strada adatti ad ogni tipo di pubblico, nella realizzazione di iniziative pedagogiche in un continuo scambio di intenti e di strumenti con gruppi nazionali e internazionali, e nell’organizzazione di festival, stagioni teatrali, laboratori e corsi di formazione.
Per info e prenotazioni:
Teatro Potlach tel 0765 277080 fax 0765 277210
sito: http://www.teatropotlach.org
SEZIONE TEATRO CONTEMPORANEO
Sabato 5 febbraio ore 21 Teatro Potlach (Fara Sabina)
BUSTRIC - Roma
Napoleone, magico imperatore
Scritto e interpretato da: Sergio Bini.
Collaborazione alla drammaturgia e costumi di: Eric Pujalet-Plaa
Musiche a cura di: Roberto Secchi e Eric Pujalet-Plaa
Napoleone morì in esilio dopo aver conosciuto la Gloria, che uomo! Amo gli eroi tragici perchè anche se finiscono male, gli va sempre bene. Napoleone simbolo invidiato del potere ha avuto una popolarità straordinaria, la sua carriera fu folgorante. Sempre spettinato, romantico alla moda, solitario, soldato che sapeva parlare ai soldati, piaceva e piace molto. Rappresenta il rischio, l'avventura, e il desiderio senza limiti. E' quello che quando vedeva una sedia più grande della sua gli veniva voglia di sedercisi sopra. Buono e cattivo, geniale e volgare, è il despota terribile, l' innamorato, è l'uomo delle riforme, l'idealista, il calcolatore e lo stratega. Il malato. Ho scelto questo personaggio perchè complesso e moderno, anzi contemporaneo, un mito vivente, dato che c'é sempre qualcuno che si crede lui e io ne sono la prova. Finalmente su di lui vedrete qualcosa di umano, allegramente inventato, ma fedele nella sostanza alla Storia. Non un filmone celebrativo, ma un "Magico imperatore", capace di volare, rubare e cantare. Su Napoleone si sono dette e scritte tante cose, pare più di un libro al giorno dalla sua morte. E' troppo! Ho deciso che questa volta lui dovrà adattarsi a me, diventerà l'uomo di spettacolo, il comico, il prestigiatore e il giocoliere mentre io sarò epico ed eroico. E poichè non si potrebbe nascondere alcun aspetto di Napoleone senza fargli torto vi mostrerò tutto di lui. Vestirò i suoi costumi, mi impadronirò delle piramidi e dei suoi eserciti, combatterò le sue battaglie nella neve, possiederò le sue donne e la sua Gloria. Di lui saprete tutto. Ne rimarrete tutti invidiosi...........Buon divertimento.
Bustric
BUSTRIC
Sergio Bini, in arte Bustric, dopo la laurea alla Facoltà di Lettere e Filosofia all’Università di Bologna, frequenta Parigi la scuola di circo di Annie Fratellini e Pierre Etaix e quella di pantomima di etienne Decroux. Studia a Roma con il mimo Roy Bosier e con Jon Strasberg dell’Actor Studio.
Con i suoi spettacoli gira il mondo; dalla Spagna alla Norvegia, Somalia, Cile, Uruguay, brasile, Argentina e America del Nord.
Interpreta film da Oscar come “La vita è Bella” di Roberto Benigni ed altri più nascosti come “Quartiere” di Silvano Agosti. E’ protagonista di spettacoli musicali come “Pierino e il lupo” di Prokof’ev e “Varietè” di M.Kagel, ma anche fiction televisive come “Questa casa non è un albergo”. Firma la regia del “Don Giovanni” di Mozart in Colombia ed è anche Ambrogio, servitore di don Bartolo, nel Barbiere di Siviglia rappresentato all’Arena di Verona.
Sabato 12 febbraio ore 21 Teatro Potlach (Fara Sabina)
COMPAGNIA BERARDI-CASOLARI - Taranto
Briganti
Scritto diretto ed interpretato da: Gianfranco Berardi
Assistenza alla Regia e Luci: Gabriella Casolari
Con la supervisione di: Marco Manchisi
Spettacolo vincitore del concorso internazionale: “L’altro Festival" - Lugano ed. 2005
Il progetto dal nome “Briganti” nasce nel febbraio 2000 attraverso un primo lavoro di ricerca prettamente storico – sociale. Studiando, leggendo e ricercando su libri di storia, su testi di autori contemporanei (uno fra tanti Tommaso Pedio), e documenti rinvenuti in biblioteche, è nata la volontà di rendere sottoforma teatrale, di descrivere attraverso la messinscena, quelle emozioni e quelle atmosfere vissute in questa prima fase del lavoro. Il progetto infatti affronta le tematiche del brigantaggio meridionale post-unitario (1860-61); la scena si svolge in una cella delle carceri del ex- Regno delle Due Sicilie, dove, attraverso le memorie di un giovane ventiseienne caduto prigioniero in battaglia, si rivivono avvenimenti ed episodi che hanno segnato la vita delle popolazioni del Mezzogiorno d’Italia prodotti dallo scontro fra il nuovo ordine costituito e reazionari. L’intero universo dei fatti narrati trae spunto da documenti storici di vicende realmente accadute e spesso tralasciate dalla storiografia ufficiale. Ad essi, però, si miscela il mondo della tradizione orale popolare non privo di spunti fantastici. Il testo trasforma in sogno realtà crudeli, ironizza su temi, nostro malgrado, ancora vivi, ponendo attenzione sulle radici “culturali” del problema, cercando di non cadere in una retorica politica. “L’ignoranza genera violenza, violenza genera violenza” è uno dei principi che si intende trasmettere con il lavoro. Un solo attore in scena con una sedia, cerca di manifestare un taglio di una storia ancora per un certo verso negata, ancora attuale e sicuramente universale; mette in scena particolari, dettagli, racconti ispirati a precise zone o personaggi storici evitando di chiudere il tutto in una realtà spaziale circoscritta, senza alcuna narrazione filologica della storia. Scene e luoghi della memoria sono affidati al lavoro delle luci. Alla vita di Carmine Crocco, alla quale molte biografie di eroi celebri possono essere paragonate e alle sue scorribande nelle province lucane, è liberamente ispirato il lavoro, in quanto testimone di ribellione come reazione e non rivoluzione. “Noi siamo come la serpe, se non la stuzzichi non ti morde”.
Carmine Crocco (in un interrogatorio)
COMPAGNIA BERARDI-CASOLARI
Nel 2001, durante la prima esperienza professionale, Gianfranco Berardi lavorando come attore nella produzione "Viaggio di Pulcinella alla ricerca di Giuseppe Verdi" di e con Marco Manchisi, incontra sulla scena l'attrice Gabriella Casolari, con la quale inizierà un percorso che, dopo varie esperienze, con diverse realtà produttive come, DamaBianca Teatro, Troll Teatro, Crest (con cui nel Giugno 2005 vince la X° edizione del "Premio Scenario" per il lavoro "IL DEFICIENTE"), convoglierà nell’Associazione culturale La corte dei miracoli nata nel 2008.
La poetica espressa dal gruppo, affonda la sue radici in quella corrente che può essere riconosciuta generalmente come teatro "di ricerca" e/o "sperimentale", pur considerando prioritario, l'aspetto popolare di ogni singolo lavoro.
Sabato 26 febbraio ore 21 Teatro Potlach (Fara Sabina)
SIMONA ZANINI - Bergamo
Sul fiore di loto
di e con: Simona Zanini
È notte. Una donna esprime la sua devozione portando offerte alla divinità che, uscendo dal sogno, prende vita sui ritmi della musica.
Pushpanjali è il compimento del rito di apertura caratterizzato dalla tradizionale offerta dei fiori.
Ananda nada maduvar è la descrizione di tutta la potenza del grande dio Shiva nelle vesti di Nataraja, dio della deanza.
Chinna chinna padam è il racconto di Krisna bambino in una delle sue miracolose imprese fanciullesche. Per salvare il popolo sconfiggerà il demone terribile, gli danzerà sulla testa, e poi tornerà tra le braccia della mamma.
Thillana è l’esaltazione dei ritmi e delle geometrie nello spazio. Nel vorticoso crescendo finale il sogno si scioglie in un luccichio di petali d’oro.
Il pubblico, accolto da calde atmosfere e bagliori dorati, viene accompagnato da spiegazioni mimate per meglio cogliere i tesori dell’India misteriosa.
SIMONA ZANINI:
Simona Zanini è insegnante di danza Bharata Natyam.
Iniziato l’apprendimento della danza Bharata Natyam nel 1996 presso il Teatro Tascabile di Bergamo, ha poi perfezionato il suo lavoro nei numerosi viaggi studio in India, a Madras, capitale della cultura della danza. La continua e intensa frequentazione di insegnanti indiane ha fatto evolvere la sua danza verso uno stile moderno, approfondendo il contrasto tra la purezza della danza decorativa e la teatralità della danza recitata, per meglio corrispondere alla sensibilità del pubblico occidentale.
Venerdì 4 e Sabato 5 marzo ore 21 Teatro Potlach (Fara Sabina)
AGRICANTUS COOPERATIVA CULTURALE - Palermo
Papà à la coque
Diretto e interpretato da: Sergio Vespertino
Musiche originali di: Pier Paolo Petta (fisarmonica)
Quella del padre di famiglia è una figura che, sotto la lente comica e grottesca di Sergio Vespertino, può passare dal tragico al comico in un istante, sotto la spinta di una visionaria e buffa metamorfosi. A tal punto che, al suo cospetto, lo scapolo impenitente, perennemente allegro e scanzonato, sempre pronto a salpare sul bastimento dell’avventura, diventa una sorta di icona esorcistica. Che non conosce borse sotto agli occhi, insonnie procurate; al riparo da pianti inconsolabili, poppate notturne. Cosa ne deriva? Il matrimonio viene sempre più visto come una trappola crudele, che alterna all’euforia incosciente del giorno solenne dell’unione, un lutto perenne, il cordoglio come contrappasso irritante. Con il corredo di crisi cicliche, di problemi sempre più irrisolvibili, di esaurimenti alla porta. Ma non tutto è perduto, almeno secondo Vespertino. Il quale, come è ormai suo costume, prendendo le mosse dagli anfratti del più bieco quotidiano, e pigiando sul pedale dell’ironia e dell’autoironia, in questo suo spettacolo ha fatto dell’irruzione di un figlio il punto di non ritorno della vita famigliare, il giro di boa di abitudini e usi. Quando cioè ogni cosa non è più come prima: tutto diventa piccolo, dalla casa alla macchina, e l’accettazione iniziale, quasi una sorta di condanna subita, può, alla luce di un nuovo sguardo, vergine e irriverente, può diventare una nuova e benefica condizione. Il presupposto necessario per riscoprire le gioie di ogni giorno, le conquiste infinitesimali, il sorriso spontaneo e genuino. Il tutto, immerso in una temperie di sano umorismo e di poetici abbandoni, in agguato quando meno uno se l’aspetta.
SERGIO VESPERTINO:
Nato a Palermo (1962) è da tempo una delle maschere comiche più care al pubblico palermitano. La sua carriera artistica e professionale comincia nel 1990 come capocomico del fortunato quartetto cabarettistico dei Treeunquarto, con questa formazione conosce un grande successo personale. A distanza di dieci anni dagli esordi abbandona il gruppo, ormai popolarissimo, per dedicarsi all'affinamento della propria preparazione artistica di attore di teatro. Nel novembre del 2000 conosce Turi Ferro con cui lavora allo spettacolo La Cattura (ultima rappresentazione del grande maestro del teatro siciliano). Successivamente, per lo stesso spettacolo, collabora con Giulio Brogi. Ha lavorato inoltre con altri grandi artisti teatrali come Riccardo Garrone, Tuccio Musumeci, Anna Malvica e Pippo Patavia. Il suo teatro è frutto di una sapiente manipolazione di repertori tradizionali e popolareschi e di cabaret di parola che gli permettono di esprimere sempre e in maniera originale le sue indiscusse qualità istrioniche e attoriali.
Sabato 19 marzo ore 21 Teatro Potlach (Fara Sabina)
COMPAGNIA LAURA KIBEL - Roma
In principio era il piede
Di e Con: Laura Kibel
Tante storie per un nuovo viaggio che parte dalle umane debolezze alla ricerca di un mondo migliore, libero dalla paura e dall'odio. Le tappe di questo percorso sono i punti di riferimento della nostra cultura, dall'Antico Testamento alle Sacre Scritture, attraverso opera, song, e cabaret, fino alla odiatissima televisione. Gli interpreti di questi "quadri in movimento" sono le gambe e i piedi di Laura Kibel in attesa del prossimo pediluvio universale.
Finalmente uno spettacolo in cui i piedi, liberati dal ruolo di strumenti di deambulazione, si protendono verso il cielo e si trasformano in figure umane; un po’ come burattini, ma con la grande differenza che i piedi sono vivi e trasmettono un’energia incredibile. Dopo pochissimi istanti di sorpresa, ci si è già dimenticati che sono dei piedi, perché i personaggi prendono il sopravvento...ecco, quella è una strega, quello è il clown, quello è Pinocchio, e come tutti i piedi umani, essendo senza bocca, non parlano, ma ci sanno raccontare delle storie piene di fantasia e di tenerezza. La cosa più bella che ci dice questo spettacolo è che per fare il teatro basta un niente, bastano due piedi!
LAURA KIBEL:
Laura Kibel collabora stabilmente con la Televisione Svizzera Italiana (TSI) nel programma per l'infanzia "Peo" ed ha partecipato a diverse trasmissioni televisive italiane come Uno Mattina (Rai Uno), Artisti di strada a Vigevano con Pippo Baudo (Rete Quattro), Rai Sat, "Setteperuno" (Rai Uno), "Strano ma vero" (Italia Uno). Con i suoi sketches è stata la prima testimonial per TMI (Telecom Italia), in videotelefonia, partecipando in tempo reale a fiere di telecomunicazioni come il Cebit di Hannover, Brighton, Madrid, Las Vegas, Melbourne. Ha preso parte alla fiction televisiva "Solstrom" del Cirque du Soleil a Montreal (Canada) e si è esibita a "Le plus grand Cabaret du monde" condotto da Patrick Sebastien su France 2. Serata speciale "In attesa delle Olimpiadi" TV Repubblica Popolare Cinese, "Gran Galla" TV Naz. Norvegia, Sabado a Noche TVE (Madrid), Antena Uno (Romania). La rete franco-tedesca ARTE ha dedicato un reportage di 20 minuti a L.K. "Theatre de Geste".
Molti Festival di paesi stranieri hanno invitato Laura Kibel con il suo spettacolo grazie all'aiuto di ISTITUTI ITALIANI DI CULTURA, come quello di Salonicco (Grecia), Lyon (Francia), Seul (Corea del Sud), Sofia (Bulgaria), Belgrado (Rep. Serba), Sarajevo (Rep. Bosnia - Herzegovina), Zagabria (Croazia), Consolato Generale d'Italia (Paesi Bassi), Istituto Italiano di Cultura di Praga (Rep. Ceca), I.I.C. di Mosca (Russia), I.C. di Vancouver (Canada).
Il lavoro di Laura Kibel è stato oggetto nel 2009 di una tesi di laurea monografica di Alida Castagna, dl titolo "Laura Kibel, cento valigie e uno spasso" ovvero "La condizione anfibia di una burattinaia" presso DAMS di Roma Tre, relatore Prof. Sammartano.
Sabato 2 aprile ore 21 Teatro Potlach (Fara Sabina)
TEATRO POTLACH – Fara Sabina
Ventimila leghe sotto i mari
Di: Pino Di Buduo
Con: Marcelo Guardiola, Daniela Regnoli, Nathalie Mentha, Gaudi Tione Fanelli, Giorgia Marchiori
Il nuovo spettacolo del Teatro Potlach. Un viaggio fantastico, una spedizione attraverso il magico mondo sottomarino ispirato all’omonimo romanzo di Jules Verne.
Il professor scienziato Aronnax scortato dal suo fido servitore Conseil compie una spedizione con la fregata americana Abrham Lincoln per individuare nelle profondità marine una gigantesca creatura che aggredisce le navi a mare aperto. Dopo qualche mese di navigazione la spedizione incontra accidentalmente il mostro marino che si rivela un sottomarino: il Nautilus capitanato dal Comandante Nemo. I due scienziati protagonisti Nemo e Aronnax, affronteranno il tema del nostro futuro fino ad una drammatica separazione.
La creazione di questo spettacolo è stato un vero e proprio lavoro di ricerca attraverso lo studio di nuovi linguaggi. Il risultato è un incontro multidisciplinare tra canto, danza, musica, scenografia digitale e videoarte.
Gli attori e il regista hanno compiuto ricerche su varie tematiche: l’ambiente, gli oceani, il mondo marino e anche temi attuali legati all’ecologia e ai nodi dell’esistenza umana. Questo progetto è stato inoltre un lavoro di sperimentazione che ha portato alla creazione di una articolata e grandiosa scenografia multimediale; realizzata attraverso l’interazione tra attori e multimediale che fa proprio parete della partitura drammaturgica.
Il risultato è che gli attori sono immersi nelle profondità marine, si muovono tra due teli che hanno funzione di schermi dove vengono proiettate immagini dinamiche realizzate mediante l’utilizzo di mezzi tecnologici e programmi informatici avanzati.
TEATRO POTLACH
Il Teatro Potlach, fondato nel 1976, ha la sua sede storica a Fara Sabina, importante centro medievale della provincia di Rieti. Nasce come laboratorio di ricerca e sperimentazione teatrale e fa parte dei 25 teatri sperimentali italiani riconosciuti. L’identità artistica del Teatro Potlach si è espressa contemporaneamente nella produzione di spettacoli di sala e di spettacoli di strada adatti ad ogni tipo di pubblico, e nella realizzazione di iniziative pedagogiche in un continuo scambio di intenti e di strumenti con gruppi nazionali e internazionali.
Sabato 9 aprile ore 18 Teatro Potlach (Fara Sabina)
LIBERA SCENA ENSEMBLE - Napoli
Disturbi di memoria
di: Manlio Santanelli
regia di: Renato Carpentieri
con: Mario Porfito e Lello Serao
Di Manlio Santanelli, il popolare attore e regista Renato Carpentieri mette in scena Disturbi di memoria, interpretato da Mario Porfito e Lello Serao. Due uomini sulla cinquantina: l’uno riservato, l’altro prodigo della propria intimità; l’uno attento a non offendere il comune senso del pudore, l’altro capace di pensare e dire soltanto cose spudorate; l’uno morbosamente geloso dei ricordi, l’altro pronto a metterli all’asta. Anche nella professione i due non potrebbero essere più dissimili, più antitetici, dal momento che il primo è un tecnico del diritto, uno stimato penalista che trasuda rigore e deontologia, mentre il secondo commercia in prodotti non meglio identificati, e trasuda, trasuda alla lettera. Due tipi come questi, presi separatamente, ancora non sarebbero in grado di dare vita a un caso – la vita è bella perché è avariata, si diceva nell’avanspettacolo – se il caso non congiurasse opportunamente per farli incontrare. O meglio rincontrare. La premessa della vicenda, in verità, è delle più plausibili: il Riservato e lo Spudorato a suo tempo sono stati compagni di scuola. L’occasione per cui si ritrovano, magari, è un tantino più inconsueta: lo Spudorato, approfittando di una coincidenza aerea, un pomeriggio riemerge dal tempo che fu e si presenta dal Riservato. E con quella breve visita gli manda al diavolo non soltanto il pomeriggio.
COMPAGNIA LIBERASCENAENSEMBLE:
Nell'1995 Aderiscono a Libera Scena Ensemble Renato Carpentieri e Lello Serao, fondatori di un altro gruppo storico della sperimentazione teatrale napoletana: Il Teatro dei Mutamenti. Dal 1995 Renato Carpentieri assume la Direzione Artistica della Compagnia. Nell’anno 2003 viene affidato con bando comunale l’Auditorium del Centro Polifunzionale di Piscinola-Marianella in seguito denominato “Teatro Area Nord”. Nell’anno 2003 la Coop. Libera Scena si aggiudica il finanziamento per il progetto “Divenire Impresa” del Comune di Napoli legge 266.Nell’anno 2004 la Coop. Libera Scena è stata partner del Progetto ARCO finanziato con fondi del FSE. Nell’anno 2006 la Coop. Libera Scena Ensemble si aggiudica due percorsi formativi emanati dalla Regione Campania denominati: “Arte in cantiere” in partenariato con la Coop. “La Gioiosa”, l’Accademia di Belle Arti di Napoli, la Coop. “Le Nuvole”, G.E.S.C.O.e “Tecnico per il montaggio multimediale” in partenariato con IT. Form – P.O.R. Campania 2000/2006 . Nell’anno 2006 è partner del progetto “Piccoli sussidi” con la Coop. “La Gioiosa” (Ente di formazione)
La Coop. Libera Scena Ensemble è un soggetto riconosciuto da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali in base all’art. 14 del regolamento in vigore e riceve regolarmente finanziamenti dallo Stesso, Regione Campania in base alla legge 48/85. Fa parte della rete dei Teatri di Napoli progetto del Comune di Napoli e della Regione Campania per interventi nelle aree periferiche della città.
SEZIONE TEATRO RAGAZZI
Domenica 6 febbraio ore 18 Teatro Potlach (Fara Sabina)
TEATRO POTLACH – Fara Sabina
Ventimila leghe sotto i mari
Di: Pino Di Buduo
Con: Marcelo Guardiola, Daniela Regnoli, Nathalie Mentha, Gaudi Tione Fanelli, Alice Del Ferraro
Il nuovo spettacolo del Teatro Potlach. Un viaggio fantastico, una spedizione attraverso il magico mondo sottomarino ispirato all’omonimo romanzo di Jules Verne.
Il professor scienziato Aronnax scortato dal suo fido servitore Conseil compie una spedizione con la fregata americana Abrham Lincoln per individuare nelle profondità marine una gigantesca creatura che aggredisce le navi a mare aperto. Dopo qualche mese di navigazione la spedizione incontra accidentalmente il mostro marino che si rivela un sottomarino: il Nautilus capitanato dal Comandante Nemo. I due scienziati protagonisti Nemo e Aronnax, affronteranno il tema del nostro futuro fino ad una drammatica separazione.
La creazione di questo spettacolo è stato un vero e proprio lavoro di ricerca attraverso lo studio di nuovi linguaggi. Il risultato è un incontro multidisciplinare tra canto, danza, musica, scenografia digitale e videoarte.
Gli attori e il regista hanno compiuto ricerche su varie tematiche: l’ambiente, gli oceani, il mondo marino e anche temi attuali legati all’ecologia e ai nodi dell’esistenza umana. Questo progetto è stato inoltre un lavoro di sperimentazione che ha portato alla creazione di una articolata e grandiosa scenografia multimediale; realizzata attraverso l’interazione tra attori e multimediale che fa proprio parete della partitura drammaturgica.
Il risultato è che gli attori sono immersi nelle profondità marine, si muovono tra due teli che hanno funzione di schermi dove vengono proiettate immagini dinamiche realizzate mediante l’utilizzo di mezzi tecnologici e programmi informatici avanzati.
TEATRO POTLACH
Il Teatro Potlach, fondato nel 1976, ha la sua sede storica a Fara Sabina, importante centro medievale della provincia di Rieti. Nasce come laboratorio di ricerca e sperimentazione teatrale e fa parte dei 25 teatri sperimentali italiani riconosciuti. L’identità artistica del Teatro Potlach si è espressa contemporaneamente nella produzione di spettacoli di sala e di spettacoli di strada adatti ad ogni tipo di pubblico, e nella realizzazione di iniziative pedagogiche in un continuo scambio di intenti e di strumenti con gruppi nazionali e internazionali.
Domenica 13 febbraio ore 18 Teatro Potlach (Fara Sabina)
CENTRO POLIVALENTE DI CULTURA GRUPPO ABELIANO - Bari
Pinocchio…nel paese dei balocchi…
Testo e regia di: Enzo Sarcina
con: Enzo Sarcina, Annarita Elia, Gigi De Santis
Briglia sciolta ai sogni e alla fantasia! Tutti noi, almeno una volta, abbiamo sognato di vivere in una favola.
Imitando il modo di fantasticare dei bambini, libero da qualsiasi vincolo, ci siamo lasciati andare a fantasticare entrando nel Paese dei balocchi insieme al nostro Pinocchio. Invenzioni e verità per mascherare i sogni-desideri sotto la protezione della maschera e del gioco. Vogliamo divertirvi ma anche divertirci insieme ai bambini e al bambino che è dentro di noi.
Ci vediamo nel castello incantato del teatro.
CENTRO POLIVALENTE DI CULTURA GRUPPO ABELIANO
Cooperativa di lavoratori dello spettacolo che agisce in Bari dal 1970, ostinatamente legato al tessuto sociale della città, si è dotato fin dal primo anno di attività di uno “spazio teatrale” autogestito (prima in un cantinato in Piazza Garibaldi, poi in un seminterrato in via Papa Giovanni XXIII, poi, dal 1977, nel Teatro Abeliano di via Della Costituente ha creato un rapporto solido e costruttivo con la città, con gli Istituiti scolastici di ogni ordine e grado, con le Associazioni culturali e con i circoli aziendali fino a diventare un vero e proprio punto di riferimento regionale e nazionale. Ne sono testimonianza le numerosissime attestazioni di solidarietà giunte da tantissimi protagonisti della scena nazionale, dall’intera compagine comunale, dai comuni cittadini, che la stampa quotidiana ha evidenziato con generosità.
Domenica 27 febbraio ore 18 Teatro Potlach (Fara Sabina)
FLORIAN TEATRO STABILE D’INNOVAZIONE - Pescara
Io sono…tu sei
Ideazione e regia di: Mario Fracassi
con: Lisa De Leonardis, Irida Mero, Mario Fracassi
Musiche e canzoni di: Paolo Capodacqua (eseguite dal vivo)
L’idea è quella di uno “spettacolo” per raccontarsi e per provare a rielaborare i vissuti dei ragazzi, un progetto che valorizzi la creatività e l’esperienza delle persone coinvolte (attori, insegnanti e ragazzi) per indagare anche in un senso nuovo l’esperienza delle nostre comunità complesse che si costruisce anche intorno a tutte le nostre storie individuali.
Tutti noi sappiamo che nella situazione contemporanea, che è caratterizzata da processi di mescolanze e contaminazioni etniche, proporre ai bambini storie e forme strutturalmente diverse da quelle a cui sono abituati, offre stimoli interessanti e apre le strade dell’immaginazione.
Questo lavoro sarà il frutto di una tessitura a più mani, che coinvolgerà attori, teatranti, ragazzi e insegnanti. Il risultato sarà un labirinto di storie incastrate una nell’altra che, tra realtà e fantasia, per darci un’idea del complesso mondo dei ragazzi, il loro mondo interiore fatto di nostalgie, di amarezze e di speranze, della realtà che sfuma nel sogno, fino al viaggio compiuto da questi e da molti altri ragazzi, dal paese di origine fino a noi.
Lo stile oscillerà tra narrazione e rappresentazione, con prevalenza della prima per portare in scena i sogni, le fantasie e le paure dell’infanzia per un grande impegno per superarsi,per esprimersi, per vincere le paure, i condizionamenti culturali.
FLORIAN TEATRO STABILE D’INNOVAZIONE
La Compagnia del Teatro Florian nasce già alla fine degli anni ’70, ma è nel 2000 che arriva il riconoscimento ministeriale come Teatro Stabile d'Innovazione per la ricerca. Nel 2006 il Teatro Comunale D’Andrea di Pratola Peligna, appena restaurato, viene affidato in gestione al Florian, che dà vita così ad un nuovo progetto di promozione culturale che non riguarda solo la programmazione del teatro, ma si fa carico di un rapporto più articolato con il territorio di Pratola e della Valle Peligna.
Nello stesso anno parte il progetto triennale "Ombre", nato dall'incontro con Giorgio Marini, regista di straordinaria qualità, che ha già portato in scena il Primo Movimento della Trilogia, "Occhi felici", da Ingeborg Bachmann, riscuotendo consensi convinti al Teatro India di Roma e finendo ai vertici della produzione teatrale italiana della Stagione 2006-2007. Il secondo movimento "I gemelli" di Fleur Jaeggy, ha debuttato nel 2008 al C.R.T. Teatro dell’Arte di Milano, per poi approdare al Teatro India di Roma. Dal 2008 iniziano anche collaborazioni col regista Enrico Frattaroli, Claudio Di Scanno con cui dà vita ad un allestimento presentato in luoghi suggestivi con "I giganti della montagna", con la Biennale di Venezia e con l’Università La Sapienza di Roma.
Domenica 6 marzo ore 18 Teatro Potlach (Fara Sabina)
EVENTI CULTURALI-TEATRI COMUNCANTI - Fermo
Attenti al lupo
regia di: Giacomo Zito
con: Oberdan Cesanelli, Stefano Leva, Federico Mancini
Musiche originali di: Enrico Biciocchi
Immagini di: Corrado Virgili
Creazione di maschere e burattini a cura di: Roberta Spegne
con la collaborazione di: Marianna Peruzzo
Costumi: Maria Luce Martini
Organizzazione Generale: Lucia Frontoni e Francesca Cerretani
…è uno spettacolo interattivo, un grande gioco, una grande festa della partecipazione e del divertimento, il pubblico è il delegato del settimo congresso nazionale dell’ALCI (Associazione Lupi Cattivi d’Italia) che si celebra proprio in quel teatro e in quel momento, congresso che dovrà eleggere il nuovo presidente. Tra improbabili candidati, inni nazionali, proclami, bandierine, dirette televisive e quant’altro, accade che i cacciatori individuano il luogo e fanno irruzione…il resto ve lo lasciamo immaginare.
EVENTI CULTURALI-TEATRI COMUNICANTI
Con i suoi 34 anni ininterrotti di attività, è la più longeva compagnia teatrale professionale nata nella parte sud della Regione Marche (Province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata). Fondata nel 1977, ha realizzato il suo primo spettacolo l’anno successivo e da allora non ha mai smesso di produrre e promuovere teatro. Nel 1986 la formazione sceglie di privilegiare una delle vocazioni che convivevano al suo interno, quella del teatro per l’infanzia e la gioventù e da allora si dedica quasi esclusivamente a questo aspetto dell’attività teatrale pur mantenendo vivi anche altri percorsi.
Una compagnia “curiosa”, il lavoro e la presenza dell’attore sono e restano l’elemento centrale e di maggiore interesse, attorno a questo tante incursioni; oggetti, pupazzi, ombre, figure animate, videoproiezioni, canzoni. La volontà e lo sforzo continuo tendono alla creazione di un teatro moderno, che racconta e che emoziona, perché ha cose da raccontare e perché sente il bisogno di comunicarle, un teatro dove sia possibile parlare ai più giovani anche di argomenti di grandissima attualità. Il nostro è un progetto che considera il pubblico come elemento principale di tutte le attenzioni, che vuole vederlo con gli occhi pieni di meraviglia e di stupore, che lavora affinché l’evento teatrale sia un momento assolutamente straordinario, unico e irripetibile, per tutti.
Un progetto che guarda le speranze e le aspettative della gente che entra in Sala, che ne coglie l’elemento di curiosità, di festa, di voglia di emozioni, che parimenti osserva lo sforzo degli attori, il loro durissimo lavoro e le loro legittime volontà di avere soddisfazione, che coglie in questi due sguardi una volontà unica e più grande, quella di non sprecare l’ora che trascorreranno insieme perché quella dovrà essere davvero un’ora speciale.
Domenica 20 marzo ore 18 Teatro Potlach (Fara Sabina)
COMPAGNIA LAURA KIBEL - Roma
Và dove ti porta il piede
Di e Con: Laura Kibel
Nel teatro di figura di Laura Kibel, polistrumentista, costumista e scenografa di cinema e teatro, i burattini, protagonisti dei brevi racconti senza parole che compongono lo spettacolo, sono vivi e nascono dalle parti del corpo dell’artista. In modo originale e brillante l’artista infatti veste e trasforma i suoi piedi, le sue gambe o le sue mani in fantastiche creature. Una colonna sonora, composta per lo spettacolo, sostiene il racconto gestuale superando i confini della lingua. Per questo Laura Kibel da anni porta i suoi spettacoli anche all’estero esibendosi di fronte ad ogni tipo di pubblico e partecipando a numerosissimi festival. Una stazione, un deposito bagagli, tante valige accumulate e dimenticate negli anni ed una turista che, alla ricerca della propria, le aprirà una alla volta svelandone i contenuti. Ogni valigia racchiude vestiti, oggetti e storie diverse, dalla Spagna dei toreri all’Oriente, dalla foresta amazzonica agli abissi marini…nasce così un’avventura fatta di ritmo, colori e musica tra strani personaggi che, senza parlare, amano, soffrono, ridono e fanno ridere.
LAURA KIBEL:
Laura Kibel collabora stabilmente con la Televisione Svizzera Italiana (TSI) nel programma per l'infanzia "Peo" ed ha partecipato a diverse trasmissioni televisive italiane come Uno Mattina (Rai Uno), Artisti di strada a Vigevano con Pippo Baudo (Rete Quattro), Rai Sat, "Setteperuno" (Rai Uno), "Strano ma vero" (Italia Uno). Con i suoi sketches è stata la prima testimonial per TMI (Telecom Italia), in videotelefonia, partecipando in tempo reale a fiere di telecomunicazioni come il Cebit di Hannover, Brighton, Madrid, Las Vegas, Melbourne. Ha preso parte alla fiction televisiva "Solstrom" del Cirque du Soleil a Montreal (Canada) e si è esibita a "Le plus grand Cabaret du monde" condotto da Patrick Sebastien su France 2. Serata speciale "In attesa delle Olimpiadi" TV Repubblica Popolare Cinese, "Gran Galla" TV Naz. Norvegia, Sabado a Noche TVE (Madrid), Antena Uno (Romania). La rete franco-tedesca ARTE ha dedicato un reportage di 20 minuti a L.K. "Theatre de Geste".
Molti Festival di paesi stranieri hanno invitato Laura Kibel con il suo spettacolo grazie all'aiuto di ISTITUTI ITALIANI DI CULTURA, come quello di Salonicco (Grecia), Lyon (Francia), Seul (Corea del Sud), Sofia (Bulgaria), Belgrado (Rep. Serba), Sarajevo (Rep. Bosnia - Herzegovina), Zagabria (Croazia), Consolato Generale d'Italia (Paesi Bassi), Istituto Italiano di Cultura di Praga (Rep. Ceca), I.I.C. di Mosca (Russia), I.C. di Vancouver (Canada).
Il lavoro di Laura Kibel è stato oggetto nel 2009 di una tesi di laurea monografica di Alida Castagna, dl titolo "Laura Kibel, cento valigie e uno spasso" ovvero "La condizione anfibia di una burattinaia" presso DAMS di Roma Tre, relatore Prof. Sammartano.
Domenica 3 aprile ore 18 Teatro Potlach (Fara Sabina)
TEATRO BERTOLT BRECHT - Formia
Pulcinella mon amour
diretto e interpretato da: Maurizio Stammati
Strutturato come fosse un gran carnevale di maschere e tamburi, coriandoli e bandiere, si narra l'arte difficile del sopravvivere di Pulcinella Cetrulo, maschera dai mille volti sempre in fuga da qualcuno, sempre in cerca di qualcosa. Nel riscrivere per attori e musica le avventure guarattellesche della maschera in bianco e nero, si racconta degli incontri terreni e sovrannaturali del Cetrulo Pulcinella, condannato a morte per essere sfuggito al suo burattinaio. Rappresentato per la prima volta nel teatro di Fleury, in Francia, lo spettacolo ha una doppia vita: Il palcoscenico e la strada. Può infatti essere rappresentato in palcoscenico per un pubblico di adulti e di bambini, ma anche nelle piazze e nei vicoli delle città, costruito come un percorso a quadri. Quello che avviene sempre, è di portare il pubblico a compiere un viaggio, al di là dei facili stereotipi, autentico, ironico, amaro e grottesco nel mondo variopinto di Pulcinella.
TEATRO BERTOLT BRECHT
Il Teatro Bertolt Brecht viene fondato negli anni settanta a Formia ed inizia sin da allora un lavoro di ricerca sull'arte dell'attore. Dopo un primo periodo di studio sulle tecniche della pantomima, risulta decisivo per le sue scelte successive l'incontro con quella corrente del teatro di ricerca nota col nome di "Terzo Teatro". I componenti del gruppo svolgono in momenti ed occasioni diverse attività ed esperienze formative con le maggiori personalità del Terzo Teatro, da Eugenio Barba (Odin Teatret - Danimarca) a Jerzy Grotowski (Polonia) e stabiliscono contatti e collaborazioni con i principali gruppi italiani: Piccolo Teatro di Pontedera, Teatro Potlach (Fara Sabina - RI), Teatro Tascabile di Bergamo, ecc. Negli anni Ottanta e Novanta dall'alveo del Teatro Bertolt Brecht si sono diramate altre realtà ed esperienze teatrali tuttora vitali ed attive, ciascuna con una propria fisionomia di ricerca ben definita e riconoscibile. Per la produzione degli spettacoli e le scelte artistiche degli ultimi anni i componenti del gruppo attuale hanno concentrato il loro lavoro sulle tecniche del teatro di strada, del comico, del teatro ragazzi, della musica etnica e di tutto quell'universo dello spettacolo che affonda le proprie radici nelle tradizioni popolari.
Domenica 10 aprile ore 18 Teatro Potlach (Fara Sabina)
RUOTALIBERA TEATRO – Roma
Strega bistrega
Diretto e interpretato da: Fabio Traversa
con: Cora Presezzi e Fabio Traversa
con la collaborazione di: Tiziana Lucattini
Ispirato a “il bambino nel sacco” dalla raccolta Fiabe italiane di Italo Calvino, lo spettacolo parla di una preda inafferrabile: il nostro bambino; di oggetto di desiderio e attesa, speranza e curiosità per mamma Strega e figlia Strega che non riescono a catturarlo, mangiarlo e vederlo se non in sogno.
RUOTALIBERA TEATRO
La cooperativa Ruotalibera compare sul panorama culturale italiano nel 1977. La sua ricerca attraversa le pratiche di animazione teatrale per approdare a un lavoro d’autore e d’attore e alla scrittura scenica e drammaturgica. L’attenzione al mondo dell’infanzia e dei giovani è il tratto distintivo della sensibilità della compagnia, ciò che la conduce a una poetica di impegno culturale e civile, ad ascoltare le voci di chi è senza voce: “in – fans”, in latino, è chi non sa, non può, parlare.
Già negli anni ’80 con spettacoli come Oz di Marco Baliani, ma soprattutto a partire dagli anni ’90, sotto la direzione artistica di Tiziana Lucattini, l’infanzia è interpretata come condizione di differenza, di abbandono, di scandalo. Scarpette Rosse, di Tiziana Lucattini, indica chiaramente la direzione: un teatro necessario, un teatro sensibile ai temi civili e alle istanze del mondo contemporaneo. Lo spettacolo viene premiato nel 1992 dall’Ente Teatrale Italiano con il premio ETI Stregagatto come migliore produzione per i giovani, e il progetto parallelo Rischio di non crescere segna una svolta nella vita di Ruotalibera. Accanto alla produzione teatrale nascono e si sviluppano altri progetti centrati sulla condizione dell’infanzia. Aprono il Centro 6 e il Centro 16, pensati come spazi di incontro per l’educazione dei bambini e degli adolescenti attraverso l’arte e il gioco. La ricerca sulla letteratura per l’infanzia diventa ricerca sulla lettura ad alta voce, con laboratori di formazione e performance che entrano nelle scuole e nelle biblioteche. L’attenzione ai “senza voce” sempre più porta all’incontro e all’ascolto dell’”altro”: crescono i progetti di mediazione culturale e di educazione interculturale rivolti a bambini, giovani e adulti. Lungo la strada si incontrano nuovi compagni di viaggio e di ricerca: la Biblioteca Centrale Ragazzi di Roma, il Movimento di Cooperazione Educativa, la Scuola di Musica Popolare di Testaccio. Proprio dalla collaborazione con quest’ultima e con la sua fondatrice, Giovanna Marini, nasce il progetto Le vie dell’arte, Centro di Ricerca sui Linguaggi Scenici per l’Infanzia e i Giovani, cui il Municipio Roma 6 ha deciso di destinare uno spazio teatrale polifunzionale che si inaugurerà nel 2009. La nostra ricerca trova dunque una sede romana stabile, garanzia di continuità e visibilità del lavoro in cui crediamo.