Si rinnova a Montebuono nelle giornate del 15, 16 e 17 gennaio la secolare tradizione di festeggiare Sant’Antonio Abate protettore di tutte le specie animali ed oggi anche dei mezzi agricoli che hanno sostituito le bestie nel lavoro dei
campi. Che Sant’Antonio sia il protettore degli animali domestici è una realtà millenaria tanto che la sua iconografia evidenzia un maialino accovacciato ai suoi piedi. Fu anche proclamato protettore dei salumieri e dei macellai proprio per la colleganza di questi mestieri con gli animali di allevamento in agricoltura.
Nel pomeriggio di sabato quindici gennaio la statua del Santo verrà trasferita in processione dalla chiesa di Sant’Angelo
alla parrocchiale dell’Assunta dove verrà celebrata una messa solenne.
Nella mattinata della domenica è prevista una concelebrazione con comunione generale degli uomini per poi scendere in
processione nel piazzale del paese dove verranno benedetti gli animali ed i mezzi agricoli con scoppio di mortaretti e marce
della banda locale, la Filarmonica Giuseppe Verdi diretta dal maestro Luca Pacifici che comunque si esibirà per
l’intera mattinata all’interno del centro storico del paese. Il comitato dei festeggiamenti, giovani volenterosi di
Montebuono, distribuiranno al popolo presente le classiche ciambelle agli anici confezionate con olio d’olio di oliva dop
della Sabina quel manufatto tipico della cucina locale che una volta veniva posto sulle corna delle tante mucche che i contadini portavano a far benedire.
Verrà altresì effettuata una estrazione tra quanti hanno contribuito alla realizzazione della festa con premi di natura gastronomica, il primo premio uno splendido maialino in onore del Santo festeggiato. In occasione della festività di Sant’Antonio “u santu du porchettu” verrà distribuito un artistico calendario ideato dal parroco Don Enzo Cherchi nel quale sono riportate le più significative opere d’arte del patrimonio culturale e monumentale montebuonese. Una
splendida opera editoriale curata dalla Grafica Sabina sempre pronta ad esaudire le richieste dell’eclettico parroco che, purtroppo, dopo trentacinque anni, non presenzierà la cerimonia per delicati motivi di salute.
I festeggiamenti si concluderanno lunedì diciassette gennaio con il ritorno della statua di Sant’Antonio e del suo maialino nella piccola chiesa di Sant’Angelo nel cuore del centro storico del paese.