Altri eventi, I ragazzi del Centro Diurno della AUSL RI/2 in scena a Rieti il 22 settembre


Compagnia Globertrotter

del Centro diurno Il Melograno – AUSL RI 2

Teatro delle Condizioni Avverse – Officina Culturale della Bassa Sabina

Presentano

uno spettacolo potenzialmente comico

“Il Suicida”

Molto liberamente tratto da Nicolaj Erdman

Proseguono gli appuntamenti con gli spettacoli degli attori del centro diurno “Il Melograno” di Poggio Mirteto, questa volta si esibiranno a Rieti, in occasione del “Festival del Teatro Popolare”, presso il Chiostro di San Francesco. Festival promosso dall’ Assessorato alle Politiche Turistiche; un gustoso tentativo di promuovere le realtà artistiche e teatrali della provincia, dando risalto alle situazioni che fanno del teatro una passione, un bisogno, e quindi una realtà.

Lo spettacolo avrà luogo il 22 settembre 2010

alle ore 17.00

presso il Chiostro di San Francesco

in Piazza San Francesco, Rieti

Lo spettacolo è il risultato del lavoro svolto dal Teatro delle Condizioni Avverse con i ragazzi del Centro Diurno "Il Melograno" della AUSL/RI 2 di Poggio Mirteto. Il laboratorio è condotto da Valentina Piazza, Manuela Fioravanti e Andrea Maurizi. Coadiuvati dal prezioso lavoro di Franca Caporaletti e Antonella De Rossi.

Gli attori in scena sono Emanuele Vulpiani, Mauro Cogliandro, Roberto Cupioli, Francesca Giubilei, Giancarlo Ottavi, Valentina Piazza, Monica Pignotti, Michele Rasicci, Manuela Sileri, Katiuscia Spiccia.

La regia è di Manuela Fioravanti, Valentina Piazza e Andrea Maurizi

Grazie a Franca Caporaletti e Antonella De Rossi

Lo spettacolo è tratto da un piccolo capolavoro della drammaturgia del ‘900 ed è ambientato nella Mosca di Stalin e dei gulag degli anni ’20.

L’autore ne coglie a pieno i lati più bassi e miseri e con grande ironia descrive i comportamenti di una società divorata dall' individualismo che vive in grandi palazzi sociali con il bagno in comune.

La storia narra di Semion Semionovic, disoccupato e cittadino di una Russia post-rivoluzionaria burocratizzata e dittatoriale. La vita del protagonista, anonima e sconosciuta, acquista improvvisamente un senso grazie ad una colossale bugia. L’uomo, a seguito di imbarazzanti equivoci, finge infatti di volersi suicidare compiendo così un atto gravissimo, arrivando a minacciare la stessa immagine dell’Unione Sovietica, una società apparentemente felice, perfetta e funzionante, ma in realtà oppressa e soffocata dal potere. Alla fine Semion non avrà il coraggio di togliersi la vita, che riconosce essere il bene più prezioso e, al di là dei grandi gesti, il nostro anti-eroe dimostrerà di desiderare unicamente "una vita tranquilla e un lavoro sicuro".

“Il Suicida è nell’ordine il quarto spettacolo messo in scena in collaborazione con il Centro diurno “il Melograno”, ed è per la prima volta che i ragazzi hanno lavorato professionalmente sulla memoria tecnica e testuale delle scene. Affrontare l'argomento del suicidio se pur con ironia e leggerezza, con attori affetti da patologie psichiatriche, ci ha fatto rendere conto senza ombra di dubbio che la vera malattia dell’umanità resta l' egoismo e l'incapacità di ascolto”.

Ingresso gratuito

Ufficio stampa Teatro delle Condizioni Avverse

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