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Ristoranti di qualità del Parco Naturale dei Monti Lucretili si contendono gli avventori a colpi di pietanze tipiche
“Nei fine settimana di settembre, ottobre, novembre e dicembre si potrà degustare menu tipici realizzati con i prodotti del territorio”
La tradizione alimentare e culinaria è una parte del patrimonio della cultura materiale che tende a scomparire sotto i colpi dei processi di contaminazione di questo secolo. Per la Sabina questo processo si può dire che sia iscritto nel Dna del suo popolo se si ricorda che il Ratto delle Sabine è il primo esempio di contaminazione pacifica tra popoli confinanti. Il Parco Naturale dei Monti Lucretili, identificato tra le province di Roma a Rieti, nel cuore della Sabina geografica, con il patrocinio di Slow Food Sabina e Coldiretti ha ideato e proposto ai propri ristoratori un concorso sul tema della riscoperta dei piatti e dei prodotti tipici e locali mediante la realizzazione di MENU a Km. Zero.
Una vera sfida a base di ricette di una volta e di ingredienti prodotti localmente. Ne è scaturito un campionario di pietanze di una volta che saranno realizzate con il concorso del prodotto principe dell’area: l’olio DOP della Sabina.
I dieci ristoratori che hanno raccolto il confronto si sfideranno nei fine settimana dei mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre a base di menu tradizionali approntati con prodotti del territorio, a prezzi contenuti – si potrà mangiare spendendo dai 20 a 30 euro a pasto.
I migliori saranno selezionati sia sulla base dei voti raccolti presso i ristoranti aderenti all’iniziativa, che sul giudizio di una commissione di esperti appositamente individuata. Il menu che sarà ritenuto migliore sulla base delle materie prime adoperate, della tipicità dell’offerta gastronomica e dell’accoglienza riservata ai clienti sarà premiato dall’Ente Parco promotore dell’iniziativa.
“Questa iniziativa che s’inquadra nel programma complessivo di promuovere lo sviluppo sostenibile dell’area, è in grado di avviare una fase di qualificazione del tessuto turistico e recettivo dell’area protetta – afferma il direttore del Parco Luigi Russo – inoltre in questi mesi tutto il Parco dovrebbe beneficiare dello sforzo promozionale collegato, determinando una migliore identificazione dell’area territoriale all’interno dell’area metropolitana di Roma.”