Altri eventi, Stagione teatrale 2009 al Teatro Manlio di Magliano Sabina



<strong>VENERDI’ 30 GENNAIO – ORE 21.00

“PER COLPA DI BACCO”

di Christian Massas, Giorgio Donati, Jacob Olesen

interpretato e diretto da Giorgio Donati, Jacob Olesen

Sandro Paradisi tastiere e fisarmonica

Note

Bacco, Dio del vino ha invitato il pubblico ad una conferenza-degustazione sul nettare di-vino. Nell’attesa del grande esperto in materia, i suoi assistenti si danno da fare affinchè l’evento sia all’altezza delle aspettative. Si allestisce la tavola, si preparano i bicchieri e le bottiglie, secondo le rigorosissime raccomandazioni del “Capo”: divieto assoluto di svelare gli argomenti della conferenza e ancor pi. assoluto divieto di assaggio del prezioso nettare. I due personaggi, un po’ clown un po’ ciarlatani, non resistono alle tentazioni e poco alla voltatrasgrediscono tutte le regole. Pantomime di storie bibliche si intrecciano quindi con “sbrizi” e stornelli a contrasto, personaggi famosi vengono rappresentati in imbarazzanti situazioni etiliche, attraverso i secoli e al di fuori di ogni regola spazio-temporale.

VENERDI’ 13 FEBBRAIO – ORE 21.00

“LIBERTA’ E’ PARTECIPAZIONE”

monologhi e canzoni di Giorgio Gaber

con Gianni D’Addario, Domenico Laddaga,

regia Domenico Laddaga

Gianluca Vecchio chitarra, Simone Iraci piano,

Dario Iaculli basso, Daniele Sergio batteria

Note

Il Signor G non smetterà mai di insegnarci che “libertà non è stare sopra un albero” ma libertè è incontrare il nostro prossimo, condividere le nostre paure, le nostre debolezze, “partecipare” alla vita sociale, culturale e politica del nostro paese. Un paese che troppo spesso ci ha fatto vergognare di essere uomini liberi, che ci ha

insegnato ad avere paura della nostra libertà, che ci ha “gentilmente” invitato a chiuderci in casa, a passare intere giornate davanti ad un “rettangolo magico”. A noi semplicemente il compito di trovare un filo conduttore che guidi lo spettatore in un viaggio attraverso un’insieme di musica e tante parole, per scoprire i messaggi, i tanti avvertimenti e le tante sconfitte che Gaber, vivendo le tappe pi. buie e strane della storia, ci ha lasciato in eredità.

Un viaggio all’interno di un animo che non ha pi. avuto la forza di volare “perchè il sogno si . rattrappito”. A noi il compito di riscattare questa sconfitta e forse, chissà, di tornare a perdere.

DOMENICA 1. MARZO – ORE 18.00

“ASSO DI MONNEZZA”

di e con Ulderico Pesce

Note

Quando il vero asso nella manica dell’Italia è “quello di monnezza”. Perchè l’immondizia smaltita illegalmente

arricchisce molto (soprattutto la malavita).

La storia di Marietta e della sua famiglia, cresciuta di fronte alla discarica di Pianura in provincia di Napoli. I rifiuti le hanno rovinato la vita, portandole via i genitori a causa di un tumore, e persino l’affetto del marito, colluso con la criminalit. organizzata che smaltisce illegalmente sostanze altamente tossiche provenienti dagli stabilimenti industriali del Nord. Asso di Monnezza rientra nel filone del Teatro Civile già percorso da Ulderico Pesce con Storie di Scorie. Il testo è stato scritto in base alla documentazione ufficiale della Magistratura italiana e al Rapporto ecomafie di Legambiente.

VENERDI’ 27 MARZO – ORE 21.00

“DECAMERONE”

Amori e Sghignazzi

scritto e diretto da Ugo Chiti

con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali,

Massimo Salvianti, Lucia Socci, Teresa Fallai, Alessio Venturini

Compagnia Arca Azzurra Teatro

Note

Il sottotitolo recita Amori e Sghignazzi e questo vuole significare la volont. di una riscrittura intenzionata a muoversi sempre in un’alternanza di toni.

Lo spettacolo prende a pretesto una delle novelle pi. squisitamente “boccaccesche” del Decamerone, la vicenda di Masetto che “si fa mutolo e diviene ortolano in un monastero di donne” per innestarvi altre novelle narrate dalle monache con intenti e finalit. diverse. Tutti, uomini e donne, in quella grandiosa commedia umana che è il Decamerone di Giovanni Boccaccio, si muovono passando dal comico al tragico con lussureggiante invettiva.