Altri eventi, Salisano (RI) 7 marzo 2009 Asso di Mondezza Spettacolo teatrale


Salisano (RI), 07/03/2009, ore 21:00

Asso di Mondezza Spettacolo teatrale di e con Ulderico Pesce

Teatro Comunale di Salisano (RI)

Via Umberto I, n. 50

7 marzo 2009

L’Officina Culturale “20 case di argilla e di canna selvatica", nell’ambito della Rassegna Teatrale “GAT Emergenze – Giovani a Teatro V ed.”, realizzata in collaborazione con la Compagnia dell'Inserenata, la Regione Lazio Assessorato alla Cultura Spettacolo e Sport, La Provincia di Rieti Assessorato alla Cultura ed i Comuni di Nazzano, Poggio Mirteto e Salisano,

presenta lo spettacolo

ASSO DI MONNEZZA

di e con Ulderico Pesce

Lo spettacolo racconta i traffici illeciti dei rifiuti urbani e soprattutto di quelli industriali, che attanagliano l'Italia tanto da far dire che il vero asso nella manica è “quello di monnezza”, vale a dire che l'immondizia smaltita illegalmente offre una grande possibilità di arricchimento soprattutto alla malavita.

E’ la storia di Marietta e della sua famiglia. Marietta nata nella periferia di Napoli, a Pianura. Il balcone della sua casa si affaccia su una discarica di “monnezza” dove da 40 anni sono state sversate tonnellate di rifiuti, tra i quali 1000 tonnellate di liquidi chimici pericolosissimi provenienti dall’Acna di Cencio. Nata in una famiglia poverissima il suo primo giocattolo l’ha trovato proprio in questa discarica: una bambolina spelacchiata che ancora conserva; ma la discarica e i suoi fumi tossici le ha portato via tutta la famiglia, i genitori e una sorella stroncati da tumori.

Rimasta sola Marietta si sposa con Nicola e va ad abitare in una masseria agricola a Giugliano, alle porte di Napoli, dove presto arriverà un’altra discarica: dove arriva Marietta arrivano le discariche.

Marietta è marchiata dalla “monnezza” pertanto la odia ma, dopo un viaggio fatto a casa della sorella Marisa, nel quartiere Colli Aniene di Roma, dove si fa la raccolta differenziata porta a porta, e dove i rifiuti vengono riciclati, cambia vita. Torna a Giugliano, che come sempre è sommersa dai rifiuti e cerca, invano, di convincere le autorità a praticare gli stessi metodi scoperti nel quartiere di Roma. Nulla potendo comincia a praticare la raccolta differenziata porta a porta in assoluta autonomia e grazie all’aiuto dei figli Antonio e Vincenzo.

Se Marietta e i figli raccolgono l’immondizia il marito Nicola e l’altro figlio Cristian la “nascondono”, nel senso che sono due malavitosi che smaltiscono, in cambio di molti quattrini, rifiuti industriali pericolosissimi provenienti dal Nord che loro gettano nel mare, nei fiumi, in discariche o direttamente sulla terra agricola.

Il conflitto tra Marietta e il marito Nicola diventa il conflitto tra due modi di concepire l'ambiente la legalità e la vita in genere