Altri eventi, La Sabina Tiberina (Provincia di Rieti, Lazio) - Ritorno all'Arcadia


Pubblichiamo uno stralcio di un interessante articolo scritto da Luca Bellincioni sulla Sabina Tiberina

La cosiddetta "Sabina Tiberina", quell'area dell’Alto Lazio sabino che rivolge il suo sguardo alla Valle del Tevere, offre un paesaggio collinare di rara bellezza, fra i più suggestivi e caratteristici del Centro Italia: il verde intenso delle leccete che avvolgono le colline e i monti dalle sagome arrotondate, i vigneti, i colori cangianti dei campi coltivati, i magnifici uliveti secolari che rivestono i poggi, i molti borghi arroccati formano insieme un vero e proprio "paesaggio medievale", tutt'oggi miracolosamente salvo da pesanti fenomeni di deterioramento di tipo para-metropolitano, nonostante la vicinanza con Roma.

Cuore della ben più ampia sub-regione storica Sabina (che comprende quasi tutta la provincia di Rieti e parte delle province di Roma e Terni), il versante tiberino dei Monti Sabini, con le sue vaste propaggini collinari, ha mantenuto infatti elementi paesaggistiche e culturali del tutto propri. Vera peculiarità della Sabina tiberina (come del resto del territorio sabino) è la coltivazione dell’olivo, che caratterizza fortemente il paesaggio e che ha conservato la tradizionale importanza nell’economia locale, con la produzione di olio extravergine di oliva di altissima qualità e da tempo riconosciuto dal marchio dop.

Rilievi calcarei di quota modesta, eppure rimasti sostanzialmente intatti, i Monti Sabini possiedono inoltre uno spiccato interesse naturalistico e ambientale: oltre ad una flora molto varia, vi si rilevano numerosi fenomeni carsici, fra cui spicca l’enorme voragine del Revotano (seconda per grandezza, nel Lazio, solo al Pozzo d’Antullo sugli Ernici), che si apre nei pressi del grazioso paese di Roccantica. Più a Sud, invece, in una zona di transizione fra Monti Sabini e Lucretili, si allarga l’ampia e pittoresca Valle del Farfa, una sorta di appendice della Sabina tiberina, il cui fulcro politico e spirituale è da secoli la celebre Abbazia di Farfa, uno dei simboli del monachesimo europeo e baluardo della civiltà cristiana, nonché potente avamposto della Chiesa in Età Feudale: il complesso, di antichissima e leggendaria origine, esistente già all’epoca di Carlo Magno (dal quale ricevette peraltro sostegno), custodisce opere letterarie ed artistiche di inestimabile valore. Notevole è del resto il patrimonio storico, artistico e religioso della Sabina Tiberina, che cela aree archeologiche sabino-romane (Eretum, Cures), castelli, eremi, conventi e abbazie (oltre alla già citata Abbazia di Farfa, ricordiamo la splendida e venerata Cattedrale rurale di Santa Maria in Vescovio), accanto a numerosi centri storici, piccoli e forse poveri in quanto a monumenti, ma perfettamente integrati nel paesaggio agrario circostante, senza dubbio fra i migliori esempi nel Lazio in tal senso. [...]

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