Altri eventi, Presentazione del libro "Antica Viabilità in Abruzzo" Rieti 11 aprile 2008


La città di Rieti e la città dell’Aquila sono state sempre collegate dalla via Salaria, l’antica via del sale che dal capoluogo dei sabini raggiungeva Antrodoco. In loco la via consolare si diramava verso Sella di Corno, Vigliano e San Vittorino prendendo il nome di via Amiternina. L’ archeologo Persichetti sostiene che questo denominazione è errata perché non citata da alcuna fonte. Studi recenti hanno portato a valutare l’ipotesi che questo fosse un tratto della via Litina. L’attenzione suscitata da questa antica via consolare, che da Roma conduceva al mare Adriatico, ha spinto lo studioso Sandro Zenodocchio ad approfondire l’argomento.

Nuove ed interessanti scoperte sono così state raccolte nel libro, “Antica Viabilità in Abruzzo” che verrà presentato venerdì 11 aprile alle ore 18.00 a palazzo Marcotulli sito in Rieti, via Garibaldi 241. L’incontro offrirà l’occasione per un confronto tra i maggiori studiosi quali Anna Maria Reggiani, direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Abruzzo, Marina Sapelli, soprintendente per i beni archeologici del Lazio, Lorenzo Quilici, docente di topografia antica all’università di Bologna, Giovanna Alvino della soprintendenza per i beni archeologici del Lazio e Rosanna Tuteri della soprintendenza per i beni archeologici d’Abruzzo.

L’anno dell’imperatore Vespasiano è alle porte e parlare della via Salaria, fonte di ricchezza e arteria di scambi commerciali per le popolazioni del centro Italia, significa valorizzare un patrimonio di grande interesse che coniuga, archeologia, storia, arte, cultura, religiosità e gastronomia. La via Salaria, una strada millenaria che attraversava la città di Rieti, potrebbe se opportunamente valorizzata, essere fonte di reddito per tutti i centri abitati che si sono sviluppati a ridosso di essa.

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