Foto della Sabina, Autunno nella campagna sabina


Autunno nella campagna sabina


Fra Scandriglia, Orvinio, Monteleone, Poggio San Lorenzo

Pubblichiamo una galleria di foto scattate da Luca Bellincioni che - come sempre - riesce a cogliere nei suoi scatti gli aspetti più suggestivi e preziosi della Sabina, quelli che andrebbero protetti e valorizzati in ogni modo, affinché possano restare patrimonio condiviso delle generazioni presenti e future.

TESTO E FOTO DI LUCA BELLINCIONI

Il paesaggio della Sabina in più punti si presenta come un vero proprio "dipinto vivente". Come ovunque, naturalmente, l'autunno è - assieme alla primavera - la stagione che meglio esalta tali caratteristiche: i verdi pascoli, gli argentei oliveti alternati a bruni noccioleti e noceti, i campi appena arati, i boschi di querce secolari ed aceri fiammeggianti, gli splendidi pioppi cipressini, tutt'oggi "capitozzati" come nel Medioevo, i vigneti morenti, i cachini arancio che ornano le case contadine.

Qui l'armonia fra uomo e ambiente raggiunge senza dubbio livelli altissimi, ed il fatto è sorprendente se pensiamo che il GRA di Roma è ad appena una cinquantina di chilometri...

Ma la Sabina non finisce mai di sorprendermi: questa è una regione ancora tutta da scoprire, con i suoi antichi casali, i conventi, i monasteri, gli eremi, i borghi, i "vocaboli" (toponimo che indica le frazioni di campagna nel Reatino e nel Ternano) sparsi senza soluzione di continuità su tutto il territorio, lascito di un'urbanizzazione antica, ancora ben conservata.

Le foto di questa galleria ritraggono la vasta e magnifica zona

che raggruppa graziosi centri medievali come Torricella in Sabina, Poggio San Lorenzo, Monteleone Sabino, Scandriglia, Ornaro, ecc. e che offre alcuni fra i più suggestivi e caratteristici paesaggi agrari del Lazio.

Una zona che, più che altrove, rappresenta la sintesi del bene più prezioso che la Sabina ha conservato oggi, il suo paesaggio rurale appunto, frutto dell'amore per la propria terra e di eccellenze come il suo famoso olio dop.

Auspichiamo che tali bellezze godranno nei prossimi tempi di attenzioni maggiori da parte delle istituzioni, magari con l'istituzione, finalmente, di un Parco Regionale dei Monti Sabini (che vada a saldarsi con quelli già esistenti dei Lucretili e del Cervia-Navegna) oppure di un Parco Agricolo e Culturale della Sabina, che abbia come scopo quello della conservazione e anzi dello sviluppo della società rurale sabina.

Per contattare l'autore o per acquistare queste foto in alta risoluzione:

Luca Bellincioni lucabellincioni@interfree.it

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