Spettacoli, Ricreazione!



Dedicato al prof. Carmine Cerbera, perché il precariato uccide

"Il talento indiscusso di Federica, la sua comunicativa, la capacità di far ridere trattando un tema attuale e scottante. Il fatto che il suo é uno spettacolo "piccolo", fatto con pochi mezzi, ma che a maggior ragione é la prova che il teatro fatto con passione e amore, e la recitazione in generale, non hanno bisogno di molti orpelli, né di grandi mezzi. Anche attraverso poche cose, si può emozionare e far ridere, con le sole doti dell'attore." Giovanna Mezzogiorno, Attrice

Suona la campanella. Gli spettatori-studenti entrano in sala e si trovano in una aula scolastica in tutto e per tutto: per ognuno di loro un banco verde e una sedia li aspetta. In cattedra la prof. Spinelli, buffa e severa insegnante di lettere, precaria da venticinque anni che ancora sogna una cattedra, e ha partecipato all’ultimo concorsone. La troviamo addormentata sui temi di italiano da correggere, ma la campanella anche questa volta la sveglia e inizia la sua ora di lezione, in terza B. Appello, giustificazioni, spiegazione del Manzoni, consegna compiti e interrogazioni a tappeto proprio come tante altre mattine, ma qualcosa rende quel giorno unico.

Lei lavora in un Istituto tecnico dove il preside deve farsi aiutare dagli allievi a connettersi ad internet perché non sa farlo, ha vissuto per anni tra luci al neon, graduatorie, antologie e sedie che rompono le calze. Ha difeso il crocifisso nelle aule come simbolo dei valori della nostra società, della solidarietà. E ora quella stessa scuola la mette alla porta. Di fronte ai suoi studenti la sua austerità si scioglie, e la prof si ritrova a interrogarli ancora una volta, ma non sul Manzoni, ma sulla scuola che vorranno.

In compagnia di questa prof antiquata e severa ma buffa e maldestra, appassionata di poesia e di coccoina, dell’epoca della Restaurazione si compie un viaggio divertente in una terza B di oggi. Facendo finta di star in una classe, si vive insieme la difficoltà di una scuola che oggi chiede a forza di occupazioni, scioperi e assenze ingiustificate una cattedra dignitosa per 160 mila precari, una riforma democratica degli organi scolastici, una mobilità reale, e la non ingerenza di aziende private nei Consigli d’Istituto.

Lo spettacolo è giunto al quinto anno di repliche e proroghe. Il personaggio della prof Spinelli è stato a Radio2 a Ottovolante live, è stato ospite fisso della trasmissione radiofonica Homepage, su Radio Centro Suono ed è andato in scena in molte piazze, alla Rassegna comica curata da Serena Dandini presso la Festa dell’Unità di Roma e alla Rassegna di “Teatro dello spettatore” a Rovigo a cura del Teatro del Lemming, a Nettuno, in Toscana alla rassegna Utopia del Buongusto, in Sicilia a Modica.

La professoressa Festa-Spinelli mette tutti al proprio posto e lo fa con un'ironia garbata ed elegante. La sua comicità è così autentica da sconfinare ogni tanto in un riso dal gusto un poco amaro, dovuto a una riflessione attenta su una scuola che giorno dopo giorno testimonia la sua crisi, attraverso il disagio sociale del precariato. E in questa condizione di precarietà in cui si trovano insegnanti, giovani, ideali e perfino le mura delle aule, una sana ricreazione diventa il miraggio di una nuova scuola.

Consigliato a chi è stato alunno.

IN SCENA:

Federica Festa

Con la collaborazione di Marco Delle Fratte

Consigli comici di Rocco Ciarmoli da Zelig

Voce preside di Eugenio Masciari

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