Spettacoli, Lunghe Notti



Spettacolo dell’Associazione Culturale Nova Accademia con Alice Occhiali, Fulvio Peroni, Valerio Peroni

La Residenza Multidisciplinare della Bassa Sabina del Teatro delle Condizioni Avverse torna a Casperia e a Montopoli di Sabina.

La Residenza Multidisciplinare della Bassa Sabina è un progetto del Teatro delle Condizioni Avverse promosso e finanziato da MiBACT (Ministero Beni e Attività Culturali e Turismo) e dalla Regione Lazio, Assessorato Cultura e Politiche Giovanili. Il progetto prevede l’ospitalità in residenza per giovani compagnie teatrali e di danza in vari comuni della Sabina. Gli artisti in Residenza svilupperanno, in sintonia con il territorio, il loro progetto artistico.

Sabato 10 Giugno alle ore 21,00 nella sala delle Culture di Casperia la Compagnia Nova Accademia sarà in scena con lo spettacolo Lunghe Notti. Lo spettacolo è il risultato di venti giorni di residenza teatrale, in cui gli attori Alice Occhiali e Valerio Peroni, con il supporto di Fulvio Peroni, hanno strutturato la storia di Chris e Carine McCandless.

Il progetto si è svolto tra i Comuni di Casperia, Montopoli di Sabina e Poggio Mirteto.

La compagnia in residenza ha avuto il tutoraggio artistico di specifico del regista Lello Serao, il tutoraggio tecnico di Andrea Maurizi, e quello amministrativo di Elisa Maurizi.

“Lunghe notti” è il titolo dello spettacolo che il gruppo mette in scena a conclusione della residenza teatrale nei Comuni della Sabina. Le lunghe notti sono quelle che sembrano interminabili quando si è soli e lontani dai propri cari, ma anche quelle che ti danno la forza di diventare più forte e sicuro di te, che ti fanno crescere, e che rendono sempre più intensi e vivi i legami con il proprio passato. Al buio i pensieri e i ricordi sembrano enormi e di notte sembra di caderci dentro, come in sogno. Ma quanto pericolosa è questa caduta? Sarà uno schianto o un atterraggio soffice?

Figura centrale e di ispirazione per questo spettacolo è Cristopher McCandless diventato celebre grazie al film “Into the wild” diretto da Sean Penn.

Alexander Supertramp (nome con cui Chris si presentava dopo aver abbandonato tutto e tutti) era un giovane benestante che subito dopo la laurea, donò i suoi risparmi e abbandonò amici e famiglia per sfuggire ad una società consumista e capitalista nella quale non riusciva più a vivere.

Dopo un lungo peregrinaggio riuscì a giungere allo Stampede Trail, un sentiero vicino al Denali National Park. Qui iniziò a vivere all’interno di un bus abbandonato a contatto con la natura selvaggia ed incontaminata. Visse cibandosi di selvaggina e di bacche per sedici settimane finché non trovò la morte all’età di 24 anni.

Lo spettacolo prende come spunto di partenza due libri scritti su questo ragazzo: “Nelle terre estreme” di Joan Krakauer e “Into the wild truth” di Carine McCandless libro scritto dalla sorella di Chris, figura fondamentale nella sua breve vita. Nel primo libro viene ricostruita la vita e il viaggio di Chris grazie agli scritti del suo diario e i racconti delle persone che ha incontrato, mentre nel secondo Carine cerca di raccontare meglio la loro vita privata e familiare nel tentativo di giustificare la scelta estrema del fratello.

Oltre alla storia e alla figura di Chris è proprio sul rapporto dei due fratelli che lo spettacolo pone l’attenzione: su questo rapporto simbiotico e protettivo, sul dolore del distacco di due persone così unite e sulla speranza di potersi un giorno riabbracciare.

Temi fondamentali dello spettacolo sono: la separazione, il senso della vita, il viaggio inteso come prova di indipendenza e rottura dal proprio passato, i riti che segnano il passaggio dalla vita infantile/adolescenziale all’età adulta, la ricerca della verità, i rapporti con i propri genitori, la necessità dell’uomo di vivere a contatto con la natura fuori dalle logiche capitaliste e consumiste della nostra epoca, l’importanza e la ricchezza delle relazioni umane ma anche la capacità di vivere in pace da soli. Insomma temi archetipici che hanno accompagnato le esistenze di ognuno di noi, soprattutto nell’adolescenza ma anche nella vita adulta. Si cercherà di confrontare le visioni di questi due giovani ragazzi su questi temi, per poter dare punti di vista differenti e poter lasciare lo spettatore libero di scegliere quale sia la posizione che più lo rappresenta.

Gli artisti in residenza hanno svolto diversi incontri con il territorio nei giorni di permanenza: prove aperte, incontri e laboratori volti all’ integrazione sociale con i ragazzi delle scuole del territorio e con gli ospiti dei centri di accoglienza per richiedenti asilo.

Domenica 11 Giugno alle ore 19,00 la compagnia sarà a Montopoli di Sabina, all’interno delle iniziative promosse dal Comune di Montopoli di Sabina nell’ambito della festa dello statuto Comunale.