Le ultime generazioni di donne sono afflitte da un’ambivalenza emotiva: curarsi o farsi curare, risultato del faticoso ritmo della vita moderna. Questo allontana le donne dalla scienza culinaria, e pietanze che hanno sostenuto per secoli le vite degli umani, vanno nell’oblio.
Una di queste è la pizza. Chi di noi non la conosce; non l’ha mangiata, offerta, annusata, impastata e fatta per sé e per altri, la pizza?
Quando poi si parla della Pizza Margherita quella proprio, ha una sua storia. Per uscire dal dubbio se accudire o essere curate, perché maltrattate dai tempi, uno stralcio da Fegato napoletano o alla veneziana, scritto e pensato per dare voce alle pietanze e alle loro tradizioni. Scritto perché, una donna, possa anche mostrare i disagi e gl’indugi della sua epoca.
Silvana Mariniello
Fegato napoletano o alla veneziana
di Silvana Mariniello
IN SCENA:
Silvana Mariniello
Regia di Salvatore Chiosi
Musiche a cura di Egidio Grasso