Sagre e degustazioni, I profumi del bosco nel piatto



A Canterano è tempo di Sagra del tartufo

Sulle bruschette, sulla pasta fatta in casa e sulle uova. A Canterano è tempo di sapori e di profumi inconfondibili, quelli del tartufo nero pregiato e del tartufo scorzone che esalteranno le ricette proposte alla Sagra dedicata al pregiato tubero. Nel piccolo e grazioso borgo dell’Alta Valle dell’Aniene, che sorge al confine con Subiaco nei pressi dei Monti Simbruini, l’appuntamento è fissato per sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre: due imperdibili giornate che permetteranno di gustare al meglio il tartufo, rigorosamente locale e raccolto nei boschi che circondano questo piccolo gioiello incastonato sotto gli Appennini in provincia di Roma.

Fra i prodotti più amati a ogni latitudine, il tartufo ha ammaliato gli amanti della buona cucina sin dai tempi degli Antichi Romani, e a distanza di tanti secoli il suo fascino resta più forte che mai. E così anche quest’anno sarà difficile resistere al richiamo di un evento nel quale la gioia del palato e il divertimento sono assicurati: gli stand gastronomici saranno aperti dalle ore 12 di sabato fino alle 17 del giorno successivo, con il corposo vino rosso della zona che scorrerà a fiumi e gli spettacoli di musica popolare dal vivo che contribuiranno a creare il clima di festa tipico dei piccoli borghi.

A fare il resto sarà il fascino di Canterano, un luogo dal fascino magico abitato da meno di 400 persone, dove il tempo sembra essersi fermato; tra una portata e l’altra i visitatori potranno andare alla scoperta delle bellezze del paese che si affaccia sulla conca dell’Aniene, dal quale si possono ammirare dall’alto i monasteri di San Benedetto e di Santa Scolastica, oltre al maestoso Monte Livata; nelle giornate in cui il cielo è più limpido, è possibile scorgere la parte bassa di Subiaco, quella alta di Cervara e ancora il Monte Pillone. Da queste parti la presenza dell’uomo ha origini antichissime che riportano addirittura alla popolazione dei Pelasgi, nomadi provenienti dalla Mesopotamia che, passando dalla Siria, si stabilirono sulle coste laziali fino alle alture della Valle dell’Aniene: i resti di antiche mura poligonali confermano questa tesi, e proprio nei pressi di questi resti è possibile addentrarsi in profonde grotte sotterranee che furono utilizzate come riparo dalle popolazioni che per millenni hanno abitato questi luoghi. Canterano è circondato inoltre da boschi ricoperti di castagne e grandi terrazze coltivate a viti, olivi, e nocciole: un vero paradiso che in questo periodo dell’anno inizia a “vestire” gli splendidi colori autunnali.