Sagre e degustazioni, Canino celebra il “mangiatutto”, l’asparago verde vanto del territorio



La 18/esima edizione della sagra dedicata a questa delizia

A Canino il benvenuto alla primavera si dà con il “mangiatutto”! Così, nel grazioso borgo della Tuscia Viterbese, è da sempre chiamato l’asparago, perché nessuna delle sue parti viene gettata via. La sagra dedicata a questa delizia – che riesce a regalare un sapore unico a moltissime ricette – diventa “maggiorenne” e festeggia quest’anno la 18esima edizione: un motivo in più per raggiungere Canino il 30 e il 31 marzo, dove sono in programma degustazioni, visite guidate, eventi sportivi e spettacoli musicali.

“L’ortaggio del Re”, che predilige i pendii scoscesi e ama nascondersi fra le erbacce, in questo tratto dell’Alto Lazio matura già nel mese di gennaio, in grande quantità e di ottima qualità: e se del maiale non si butta via niente, come recita un vecchio proverbio, pochi sanno che a Canino questa regola vale anche per l’asparago. Si tratta di una tradizione antica che affonda le sue radici in un passato contadino ancora più vivo che mai, con ricette che utilizzano questa specialità in ogni sua parte abbinandola alle altre perle della gastronomia del territorio: e così alla Sagra dell’Asparago Verde, dal primo al dolce l’ortaggio sarà davvero dappertutto, sempre in compagnia dell’olio extravergine d’oliva, vanto della produzione locale.

Le due giornate di festa saranno caratterizzate da un ricco programma che prevede, oltre alle degustazioni non stop presso l’Aranciera (tra cui quelle del semifreddo e delle focacce all’asparago verde), anche spettacoli, mostre, competizioni e intrattenimenti per bambini. E’ il caso, sabato 30 marzo, dei mercatini artigianali, della dimostrazione di giochi equestri, della manifestazione folcloristica itinerante e del concorso sull’asparago più originale; il giorno successivo sarà la volta della passeggiata “riscoprendo la via Clodia”, della gara ciclistica, degli spettacoli musicali dal vivo e dei giochi per i più piccoli.

Per tutto il fine settimana sarà possibile visitare il Museo della ricerca Archeologica di Vulci-Canino, oltre alle bellezze della cittadina che sorge a pochi chilometri dal confine con la Toscana, su dolci rilievi ricoperti di olivi. Di grande impatto visito sono il palazzo Bonaparte, la fontana Farnesiana e il palazzo del Municipio: qui infatti nacque Alessandro Farnese – in seguito diventato papa Paolo III – e sempre qui visse e fu sepolto insieme alla famiglia Luciano Bonaparte, il fratello di Napoleone. Partendo da Canino, inoltre, è possibile andare alla scoperta di un territorio ricco di storia, che conserva dei veri e propri gioielli come le Necropoli di Vulci e il Castello dell’Abbadia.