Mostre, VUOTI DI MEMORIA - Dipinto Murale Relazionale di UGO SPAGNUOLO



FIANO ROMANO (Rm) 4 settembre 2016

Con il Patrocinio del Comune di Fiano Romano

VUOTI DI MEMORIA - Inaugurazione del dipinto murale relazionale di UGO SPAGNUOLO

Parcheggio pubblico - Via dei lavatoi - FIANO ROMANO (Rm)

VERNISSAGE 4 SETTEMBRE 2016, ore 18.30

alla presenza del Sindaco OTTORINO FERILLI

e dell'Assessore delegato alla Cultura ELENO MATTEI

A cura dell' Associazione Culturale PORTO D’ARTE

Il dipinto murale realizzato da Ugo Spagnuolo a Fiano Romano prosegue e sviluppa una ricerca da lui iniziata con Radice di tre, gruppo che ha contribuito a fondare nel 1996, che si è attuata nel 2010 con Vuoti di Memoria, in occasione di 20eventi Arte Contemporanea in Sabina, e nel 2015 a Rignano Flaminio, con l’imponente dipinto murale, dal medesimo titolo, nato da un’ulteriore riflessione sul concetto di archivio totale della memoria individuale e collettiva.

Ugo Spagnuolo è convinto sostenitore di un’arte democratica che esige un pubblico coprotagonista, interattore e costituente dell’opera in quanto legata, intimamente, al luogo in cui è ambientata.

Nel murale relazionale da lui realizzato sono rappresentati un uomo e una donna, due storici coniugi di Fiano Romano, in dimensioni monumentali mentre, nella quotidianità di un gesto altamente simbolico, turano delle bottiglie: conserve-memorie ex vuoti ora pieni. Sono trasformati (trasfigurati) dall’artista in sacerdotali icone depositarie di un’identità sociale e culturale, prima ancora che geografica o territoriale. Attraverso la sua opera Ugo Spagnuolo non si propone il solo scopo della valorizzazione di uno dei tanti luoghi urbani, che così numerosi nei centri abitati costituiscono dei veri e propri buchi neri dell’arredo e del decoro civile, ma vuole rientrare in un più ampio progetto mirato a coinvolgere, di volta in volta, nei siti prescelti, la popolazione locale, essenziale per la rappresentazione della memoria del luogo e del tempo che vive. La metodologia operativa è quella di un laboratorio aperto, progressivo e mai finito, la finalità è di cercare, recuperare, svelare, far riemergere le tracce invisibili oscurate, dimenticate, cancellate o sottratte alla consapevolezza… di trascrivere e trasmettere questi segni.

Così la collettività locale sarà chiamata a cominciare dalla serata inaugurale a partecipare fattivamente al riempimento degli spazi vuoti, appositamente resi disponibili sulla superficie muraria, e diverrà protagonista principale di un’opera pubblica e democratica ad alta contaminazione popolare.

Le bottiglie riempite andranno ad arricchire l’opera in continua crescita e diverranno letteralmente la vetrina della memoria censurata o immemorabile, lapsus autoprovocati e indotti, eredità e bagagli (come valigie duchampiane), verità dissimulate, piccoli personali monumenti commemorativi… padri adottati e figli futuri…

A cura dell’Associazione Culturale Porto D’Arte, in collaborazione con Jolena Ceschel.

Ringraziamenti a Corinto Marianelli per le fotografie ed a Raffaella Tommasi per l’amichevole aiuto sul campo.

L’opera è stata realizzata grazie alla sensibilità del Comune di Fiano Romano che ha gentilmente concesso il Patrocinio e il progetto è stato sostenuto da Banca Intesa Sanpaolo Filiale di Fiano Romano e Copy Print CCPEZZOLA.

Account e Ufficio Stampa - Enrico Pagliasso

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