Mostre, Personale di Claudia Lodolo



I lavori esposti mettono in discussione il consumismo tradizionale

Nei paesaggi sintetizzati e privi di tridimensionalità, disseminati di pecorelle e automobiline, con leggerezza non superficiale, Claudia Lodolo intavola la sua riflessione sulla corrosione che l'uomo meccanizzato sta infliggendo al territorio, fagocitando il terreno su cui si è costruita la storia della nostra civiltà.

Le tribù motorizzate che prosperano in Macchine pecore e fumo si espandono, senza tener conto del bene comune e, avendo come unico fine il profitto a breve termine, causano danni irreversibili all'ambiente.

Le mansueti pecorelle, oppresse dalle macchine, vengono sacrificate dagli Space invaders sull'altare del progresso a tutti i costi.

I lavori esposti in questa mostra, metafora della distruzione di quel ritmo ancestrale che rispettava i tempi e gli spazi della natura, mettono in discussione il consumismo tradizionale, che sta causando la crisi ecologica, non solo, i temi trattati con apparente semplicità parlano anche di rapporti complicati, di individualismo e omologante alienazione, regolati da un sistema di rapporti interpersonali tipici delle zone densamente urbanizzate. In lavori come Ferry boat o Giochi di Società è evidente la rappresentazione del diaframma che le persone mettono tra se e il mondo, le lamiere delle piccole automobiline proteggono ma, contemporaneamente, isolano i loro ospiti.