Mostre, Oltre le Porte



Mostra della fotografa friulana Ulderica Da Pozzo

La mostra “Oltre le porte” della fotografa friulana Ulderica Da Pozzo è stata presentata in primavera a MOSTRE DIFFUSE FOTOGRAFIA 2018 e ora viene riproposta nell’ambito del programma di CIVITONICA 2018|2019 STAGIONE DI CULTURA che ha per tema l’INCLUSIONE.

Perché la scelta del lavoro di Ulderica Da Pozzo per questa occasione? “Oltre le porte” è una indagine visiva nell’ex manicomio di Udine, il Sant’Osvaldo, dove la Da Pozzo ha ripercorso le vite degli altri sperimentando il senso dell’esclusione dal mondo dei “sani”. Ogni segno lasciato o prodotto dal tempo, ogni oggetto abbandonato è la traccia del passaggio di vite che non hanno potuto godere del senso dell’accoglienza o appunto dell’INCLUSIONE.

“La fotografia di Ulderica Da Pozzo, ‘antropologa naturale’, deriva dall’ascolto prima ancora che dalla pratica dell’osservazione.” [COSE VISIBILI, COSE IMMAGINATE di ROBERTA VALTORTA].

“Il mondo entrava attraverso i fiori secchi incollati. In fondo alla grande scatola di cartone dove le piante si decomponevano c’era un nido di coccinelle: l’incredibile vita nella morte. Ho incontrato il cinema, spezzoni di film, bobine vuote. In ogni padiglione, un telefono: appoggiato, appeso, sulla mensola, un filo vero con persone vere o inventate e lontane. Mi sono immaginata quei brevi o lunghi raccordi con il mondo. Ho fotografato volti che non c’erano, eppure vedevo. Ho sentito storie attraverso i muri. Ho riconosciuto le mie ombre, nei disegni di tanti, la mia paura nelle finestre sbarrate. Mi sono seduta sulle panchine in quella perfetta armonia del passeggio che sentivo nel parco. Da dentro udivo il vento e gli uccelli ed ero a Sant Svualt anch’io.” [SANT SVUALT, LA ‘CJASA DAI MATS’ di ULDERICA DA POZZO]

“Salvaguardare la memoria collettiva significa poter coltivare una cultura e custodire con cura una forma di civiltà, di umanità. Come ben sapevano coloro che, in antico, hanno posto le basi della nostra civiltà europea, oggi così sottovalutati dai moderni per sostanziale ignoranza o presunzione.” [MEMORIA ED EMPATIA di ANGELO BERTANI]

BIO

Ulderica Da Pozzo [ www.uldericadapozzo.com ] ha iniziato a fotografare nel 1976 e nel 1980 e? diventata fotografa professionista. Ha approfondito lo studio del linguaggio fotografico con Ferdinando Scianna, Gabriele Basilico, Oliviero Toscani, Franco Fontana. Collabora e pubblica su testate di tiratura nazionale. Alterna all’attivita? professionale lavori di ricerca sui quali sono state realizzate numerose mostre.

Numerosi sono anche i suoi lavori monografici. Tra i piu? recenti: Malghe e malgari (2004), Noi giriam per questo contorno (2007), Fra mare e terra (2008), Le voci dell’acqua (2010), Fuochi. Gioventu? e rituali in alta Carnia (2010), Luci a Nordest (2011) con Paolo Rumiz, Stanze (2013), Udine. Segni sul vivo (2016).

Alcune sue opere, scelte ad Arles da Claude Lemagny, sno conservate alla Bibliothe?que Nationale di Parigi. Nel 2002 ha vinto il Premio FVG Fotografia’ del CRAF e nel 2011 ha partecipato alla Biennale diffusa di Trieste nella sezione ‘Fotografia’ curata da Italo Zanier.

Nel 2013 inaugura a Salars di Ravascletto la Cjasa da Duga, piccolo luogo dedicato alla fotografia. Nel 2014 espone a Villa Manin nella collettiva Il tempo dei fotografi e l’anno successivo partecipa a Milano alla mostra L’immagine dell’Italia attraverso la fotografia curata da Vittorio Sgarbi e Italo Zanier per il padiglione Eataly a Expo 2015.

Tra le altre mostre piu? recenti si ricordano: la ricerca Stanze, esposta a Roma, con il catalogo curato da Roberta Valtorta (2013); nel 2015, Altre stanze (Polveriera Garzoni, Palmanova, Udine), Tracce di vita contadina (Castello di Artegna, Udine), Riconoscere la bellezza (Galleria Tina Modotti, Udine); Biancolatte (‘Cjasa da Duga’, Ravascletto, 2016); nel 2017, la collettiva Immagini dal Friuli Venezia Giulia (palazzo Ricchieri, Pordenone), Oltre le porte (Gallerie del Progetto, palazzo Morpurgo, Udine), Geografie dell’anima (palazzo Frisacco, Tolmezzo).

INFO SU MOSTRE DIFFUSE FOTOGRAFIA

Mostre Diffuse Fotografia (www.mostrediffuse.it ) è un progetto che diffonde l’interesse per la fotografia, come parte integrante di cultura, arte e costume, creando esposizioni fotografiche temporanee in locali dismessi o in strutture recuperate dei centri storici: l'intento è quello di ridare vita alle città, in una sorta di rigenerazione urbana. Ad oggi si sono svolte 4 edizioni della manifestazione ed è in preparazione l’edizione 2019.

Progetto a cura di Bycam Fotografia di Teresa Mancini

Organizzazione: Teresa Mancini e Riccardo Cattani

Via Cardinal De Lai 1 – 02046 Magliano Sabina (RI)

Sito ufficiale: www.mostrediffuse.it

info@mostrediffuse.it / Tel. +39 0744 668 108 - Cell +39 329 2997 840

Link:

https://www.mostrediffuse.it