Escursioni, Olokaustos 1944



Spettacolo teatrale per la giornata della memoria

La Fondarc con la direzione di Claudio Micheli e il Teatro della Luce e dell'Ombra, con la direzione artistica di Gennaro Duccilli, per la GIORNATA DELLA MEMORIA presentano.

Dai testi di Marguerite Duras e Robert Antelme, uno spettacolo teatrale incalzante, che lascia senza fiato dall'inizio alla fine. Con scenografie d'autore e atmosfere caravaggesche, sentirete battere il vostro cuore ad un ritmo diverso.

A fine spettacolo dei testimoni ricorderanno la loro esperienza relativa a quel periodo storico.

"OLOKAUSTOS 1944"

da "Il dolore" di Marguerite Duras e "La specie umana" di Robert Antelme

Regia di Eleonora Cardei

Direzione artistica Gennaro Duccilli

Scene di Sergio Gotti

Note di regia

"Le storie che gli uomini raccontano sono tutte vere. Ma è necessario molto artificio per far passare una particella di verità."R. Antelme.

La testimonianza della deportazione e della sopravvivenza nei campi di concentramento nazisti, lasciata da Robert Antelme ne "La Specie Umana" è considerata (insieme a "Se questo è un uomo" di Primo Levi) una delle più importanti ed incisive, tra la sterminata letteratura concentrazionaria che lasciarono i sopravvissuti a quella esperienza inumana. Nonostante in Italia sia poco conosciuto, Robert Antelme viene universalmente considerato come un autore fondamentale per chi voglia indagare e conoscere l'argomento.

Di lui non si sa quasi nulla, pubblicò poco o nulla dopo il suo capolavoro. Nello spettacolo "Olokaustos" è stato inserito un estratto da una sua poesia, una delle uniche quattro poesie che pubblicò su una rivista (mai tradotte o pubblicate in Italia) un mese prima di essere arrestato. Al suo ritorno non pubblicò più nulla in versi. Il suo migliore amico Dionys Mascolo, disse che Robert provò ancora a scrivere, ma avendo sperimentato il limite della parola, inadatta a tramandare la tragedia dello sterminio e della prigionia, non riuscì a portare a termine nessun'opera.

Robert venne arrestato perché entrò in contatto con la Resistenza: aiutò François Mitterrand (futuro Presidente francese) a nascondersi. Un giorno, mentre aspettavano François, la Gestapo fece irruzione a casa della sorella di Robert, Marie Louis. Squillò il telefono. Per due volte Marie Louis rispose dicendo a François di aver sbagliato numero, nonostante la Gestapo, armi in mano, le intimasse di farlo cadere in trappola. François si salvò così. Marie Louis, arrestata insieme a Robert, non tornò mai più dai campi di concentramento. Aveva ventiquattro anni, la "Specie Umana" è dedicata a lei.

Il Dolore di Marguerite Duras e La Specie Umana di Robert Antelme"costituiscono un dittico fondamentale della riflessione morale contemporanea" "L'accostamento fra i due testi è dovuto non a mere ragioni biografiche – Robert Antelme era il marito di Marguerite Duras – bensì al loro asimmetrico corrispondersi nel tentativo di mettere in discorso l'esperienza impossibile della verità" B.Moroncini "Il discorso e la cenere"

Marguerite Donnadieu Antelme ( che successivamente diventerà Marguerite Duras, autrice , sceneggiatrice e regista; ricordiamo "Hiroshima mon amour"; "L'amante"; "India song"; "una diga sul pacifico") non era nell'appartamento in rue Dupin quando vennero arrestati suo marito Robert e sua cognata Marie Louis. Vivrà in solitudine gli ultimi mesi dell'occupazione nazista, con l'unica compagnia di Dionys Mascolo (filosofo e scrittore), suo amante e amico di Robert.

Quarant'anni dopo questi eventi, nel 1985, Marguerite Duras pubblicherà "Il Dolore", un testo straordinariamente intenso e crudo, basato su dei diari che lei stessa scrisse negli anni della guerra e che avrà il coraggio di pubblicare solo nel momento in cui il suo ex marito Robert, paralizzato in seguito ad un'operazione, non potrà leggere.

A Parigi, luogo che tutt'ora fa da sfondo alle vicissitudini storiche più significative del mondo occidentale, il senso della storia e dei rapporti umani, viene indagato, ricercato, nel tentativo di far emergere la verità, da sempre conosciuta eppure ignorata, che riguarda tutti, senza distinzioni di lingua o razza: "Siamo sacri, liberi. Unici. Sempre una sola, unica, specie umana."

CAST ARTISTICO

Eleonora Cardei

Giordano Luci

CAST TECNICO

Scene: Sergio Gotti; Costumi: Ines Delle Vedove; Luci: Antonio Accardo; Audio: Giulio Duccilli Comunicazione e grafica: Antonio Maria Duccilli; Organizzazione: Teresa Barberio