Altri eventi, Il primo Presepe nella storia prende vita a Greccio



San Francesco decise di ricostruire con persone e animali del tempo le scene della Natività

Greccio vuol dire Presepio. Già, non c’è luogo al Mondo dove questa tradizione si riesca a toccare con mano in maniera così profonda. Nel borgo immerso nella Valle Santa di Rieti, d’altronde, dopo un viaggio in Palestina San Francesco decise di ricostruire con persone e animali del tempo le scene della Natività: e così il frate di Assisi e il nobile signore di Greccio Giovanni Velita realizzarono la rievocazione della nascita di Gesù, ovvero il primo Presepe della storia, che nei secoli successivi sarebbe stato replicato in tutte le case del mondo. Dal 1223 a oggi sono trascorsi ben 793 anni, eppure il filo indelebile che lega questo luogo a Betlemme è ancora più saldo che mai; e così il 24 e 26 dicembre, e ancora l’1, 6, 7 e 8 gennaio, la Palestina tornerà a “traslocare” nel cuore della provincia di Rieti.

Per sei sere (il 24 dicembre alle ore 22.30 e tutti gli altri giorni alle 17.30) le ampie tribune con oltre 2000 posti a sedere e le tensostrutture riscaldate accoglieranno i visitatori provenienti da ogni parte d’Italia, che potranno ammirare la sceneggiatura curata in ogni minimo dettaglio, le musiche e lo spettacolare impianto di luci; a fare il resto sarà la bellezza del luogo - un anfiteatro che sorge nel piazzale antistante il Santuario di Greccio - la natura incontaminata, la fedeltà delle scene e dei costumi, la bravura e la devozione degli interpreti. Unico e inimitabile, ancora oggi il primo Presepe al Mondo si sviluppa attraverso sei quadri viventi, dalla vita dei francescani in queste zone all'accoglienza da parte di papa Onorio III della Regola scritta da Francesco, dall'autorizzazione concessa dal Santo Padre per la realizzazione del presepe fino al giorno in cui Greccio si trasformò in Betlemme.

Si tratta, insomma, di un evento molto diverso dagli spettacoli popolari che in questo periodo vengono organizzati in ogni angolo d’Italia: quella di Greccio è una rappresentazione che costituisce un momento di profonda fede cristiana e, al contempo, uno spettacolo unico al mondo; c’è infatti un filo indelebile che lega questo luogo a Betlemme: in Palestina si operò il mistero della divina incarnazione di Gesù, mentre a Greccio ebbe inizio, in forma del tutto nuova, la sua mistica rievocazione.

Il Presepe rappresenta il momento più importante dei festeggiamenti che coinvolgeranno in tutto il periodo natalizio il borgo in provincia di Rieti, un luogo assolutamente sicuro perché edificato su speroni di roccia in una posizione che sembra impossibile: qui, dove il terremoto non ha causato alcun danno, dal 3 dicembre al 6 gennaio è in programma la 18esima edizione del Mercatino di Natale, la “Mostra Mercato dell’Artigianato e dell’Oggettistica per il Presepio”; un evento che concluderà i festeggiamenti del millenario di Greccio, fondato proprio nel 1016 da una colonia greca che raggiunse questo territorio dopo essere stata esiliata dalla loro terra natia. Nel suggestivo percorso fra le casette di legno, i visitatori potranno trovare originali idee regalo e i migliori prodotti tipici locali, intrattenersi con i più piccoli al Villaggio di Babbo Natale e gustare le specialità gastronomiche della zona, rapiti dai suoni e dalle melodie degli zampognari.

Non mancheranno poi le visite guidate alla scoperta del centro storico completamente ristrutturato e del sentiero degli artisti, un museo a cielo aperto con 24 affreschi che abbelliscono i muri esterni delle case antiche; sarà inoltre possibile ammirare il Museo dei Presepi, che accoglie diverse espressioni artistiche della Natività provenienti da ogni parte d’Italia. Nel giorni del Mercatino e del Presepe è infine in programma anche il 12esimo anniversario del Raduno Camper.